Inaspettata forse no, quantomeno fragile nelle sue motivazioni sicuramente sì. La decisione del prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone di far disputare l’incontro Savoia-Herculaneum a porte chiuse sta suscitando non poche perplessità tra le tifoserie di entrambe le squadre, che domenica daranno vita ad uno dei match sicuramente più attesi del girone A dell’Eccellenza campana, ma che sarà visto solo da pochi intimi.
Tra questi sicuramente il presidente onorario Alfonso Mazzamauro, al quale abbiamo chiesto delle impressioni a caldo sulla decisione relativa a Savoia-Herculaneum.
Presidente il prefetto ha deciso che si giocherà a porte chiuse, come ha preso la notizia?
Non nascondo di essere molto deluso. Domenica poteva essere una grande giornata di sport. Io avevo già preparato la sciarpa e il gagliardetto da scambiare col presidente Todisco – cosa che farò comunque -, perché lo sport vero è questo qui: in campo ci si dà battaglia con rispetto, ma una volta finita la partita bisogna complimentarsi con gli avversari e stringere loro la mano.
Si sente preso in giro dalle motivazioni della decisone?
Guarda, il “Giraud” è uno stadio che ha fatto anche la Serie C e la B, quindi non credo che le carenze strutturali siano la vera motivazione. Ma non credo nemmeno che si tratti delle tifoserie, perché non mi risulta che tra loro ci sia mai stato qualche screzio e anche il comunicato dei nostri tifosi mi era parso molto distensivo. Poi ci sono sempre delle persone, che non ritengo facciano parte del pubblico doc, le quali si comportano male. Io e il presidente Annunziata, per esempio, siamo stati oggetto di scherno e di minacce pervenuteci in maniera indiretta da alcuni social network. E questo è stato chiaramente segnalato alle autorità.
Pensa che proprio per questo motivo da Torre Annunziata possano accusarla di aver fatto pressioni per far giocare Savoia-Herculaneum a porte chiuse?
Non credo, anche perché non abbiamo bisogno di fare pressioni su nessuno e certamente non è il nostro stile. Anche le polemiche relative a delle squadre che ricevevano favori arbitrali, per esempio, sono state fraintese, perché non ce l’avevo in alcun modo con il Savoia, ma con la classe arbitrale. In queste categorie, infatti, – dove vi sono anche degli under in campo – basta poco per rompere gli equilibri di una squadra, cosa capitata ad esempio proprio al Savoia contro il Portici, quando dopo l’espulsione di Manzo, la squadra è andata in difficoltà, ma non è possibile essere buttati fuori per una protesta. Anche noi abbiamo tanti cartellini gialli ogni partita, eppure non siamo per nulla una squadra fallosa.
Siete, invece, una squadra che punta alla vittoria finale. Col Savoia la gara sarà condizionata dall’assenza dei tifosi?
Il Savoia ha sette punti in meno a noi, ma il campionato è ancora molto lungo. Anche Portici e Nuova Boys Caivanese diranno la loro, l’avevo già detto in tempi non sospetti e infatti non sono sorpreso dall’ottimo campionato che stanno disputando. Certo sarà brutto giocare senza tifosi, so che ci tenevano molto e per entrambe le squadre rappresentano sempre una marcia in più e per questo chiederò sempre che noi e loro siamo tutelati dalle forze dell’ordine così come dev’essere per i sostenitori che vengono ad Ercolano, perché io sono contro la violenza e a favore dello sport.