A prescindere dai primi flop di Dazn, in cui nelle prime messe in diretta dei vari match i consumatori hanno subito denunciato una scarsa qualità delle immagini e un ritardo e un continuo blocco durante le dirette, ad aggravare la situazione giuridica di Dazn è stata la poca chiarezza. Infatti nella possibilità di usufruire “del mese gratis di prova”, anche con una registrazione on-line, non veniva chiarito che al termine del mese il consumatore doveva procedere alla disdetta del servizio, altrimenti automaticamente avrebbe aderito poi ai costi mensili, ritrovandosi così abbonato, anche contro la sua volontà.
L’azienda, da parte sua, non ha battuto ciglio. Ha dichiarato di essere disposta non solo a pagare la multa ma ha chiarito che si è mostrata sempre disponibile verso le autorità che hanno innalzato il problema e che ha cercato anche di modificare e correggere gli errori.