Serie A, l’ipotesi di Gravina: chiudere gli stadi al Nord e giocare solo al Sud
Apr 15, 2020 - Andrea Favicchio
Lo stadio Diego Armando Maradona di Napoli
Gabriele Gravina assicura che il campionato di Serie A si concluderà. L’Italia pian piano vuole uscire dalla crisi del coronavirus, e anche il settore sportivo vuole riprendere le attività. Il presidente della Figc ha dichiarato in un’intervista a La Repubblica:
“Rispetto la scienza, ma non posso arrendermi. Lavoriamo sul come tornare a giocare, non sul quando. Quando l’Italia tornerà a vivere e quando ci saranno le condizioni per altri settori, tornerà anche il calcio. Lo dico una volta per tutte: il campionato va portato a termine, c’è tempo. Governo, Lega, Figc, medici: decideremo tutti insieme, responsabilmente. Della nostra ripartenza beneficerebbe tutto il sistema”.
Ovviamente le partite saranno a porte chiuse, una probabile apertura degli stadi è prevista per la primavera del 2021.
“Assegnare lo scudetto a tavolino? Può farlo solo il Consiglio federale, ma la posizione della Juve che non lo vuole è apprezzabile: anche per me lo scudetto si conquista sul campo”.
Gravina ha spiegato come ci potrebbe essere la possibilità di giocare le partite di Serie A in campo neutro per le squadre provenienti dalla zona critica, Milano, Bergamo e Brescia: “Un campionato senza partite al Nord è una possibilità, ma non in una sola città. Non si possono giocare 10 partite sullo stesso campo in un week-end, servirebbero 20 centri d’allenamento”.
“Lo stop definitivo darebbe inizio a una serie di contenziosi, sul mio tavolo ci sono già le diffide di alcune società. La Fifa ha tracciato la via: non comincerà la nuova stagione senza aver concluso prima questa. Non c’è alcuna deadline per ripartire, andremo di pari passo con gli altri campionati europei. Se ci faranno giocare a inizio giugno, abbiamo le date utili per terminare a fine luglio. A seguire, le coppe. Se invece dovremo ripartire a settembre, chiuderemo questo campionato a novembre. Per ritornare in campo a gennaio”.
“A quel punto il prossimo campionato cambierebbe formula? Valutiamo tutte le ipotesi. Una è organizzare le competizioni su anno solare, ma, ripeto, serve il coordinamento con tutte le federazioni europee. Altrimenti, dovremo chiudere la stagione a maggio prima dell’Europeo. Il campionato 2021 potrebbe disputare in 5 mesi. Ci sono delle idee sul tavolo, ad esempio una formula con due o più gironi e poi play-off e play-out. Misure eccezionali, solo per una stagione. Poi ridurre il numero delle squadre sarà un’ipotesi reale”.