Casertana, in campo con soli 9 giocatori di cui 2 positivi al covid: “Scandaloso e vergognoso”
Dic 21, 2020 - Stefano Colasurdo
La Casertana ieri è scesa in campo con soli 9 uomini a causa del covid, perdendo per 3-0 in casa contro la Viterbese che non ha accettato il rinvio del match. Si attendevano anche tre esiti ai tamponi di alcuni calciatori che hanno preso parte alla partita nonostante avessero sintomi influenzali. Due di questi sono effettivamente risultati oggi positivi al coronavirus.
Quanto accaduto ieri tra Casertana e Viterbese è stato un vero scandalo come denunciato dalla società campana. I padroni di casa hanno potuto contare soltanto su 9 uomini, di cui tre in stato febbricitante ed in attesa di risultato del test rapido. La prima richiesta era stata quella ovviamente di rinviare la partita (il bonus già era stato utilizzato). Ad un primo rifiuto del presidente del club laziale si era proposto uno slittamento di qualche ora per verificare le condizioni dei tre calciatori in attesa del test.
La Viterbese non ha accettato nessuna di queste due ipotesi. I tre punti in palio erano evidentemente ben più importanti della salute di entrambe le squadre e non solo. I giocatori sono quindi scesi regolarmente in campo, in 11 contro 9, alle ore 17:30.
La squadra ospite, come facilmente pronosticabile, ha superato la Casertana con un perentorio 0-3. I 9 scesi in campo hanno dovuto giocare per tutti i 90 minuti non avendo cambi a disposizione. Una sconfitta annunciata per la Casertana contro la Viterbese ed una sconfitta per il calcio in generale.
In queste condizioni era infatti assurdo giocare la partita. La Casertana non ha potuto rinviare la gara perchè già in precedenza aveva rinviato una partita per covid. Con i suoi 15 calciatori positivi però sembrava non dovesse esserci altra scelta. Una storia che richiama in piccolo quanto accaduto in Juventus-Napoli.
Queste le parole su instagram della squadra di Caserta: “La Casertana FC comunica che due dei tre calciatori rossoblu sottoposti ad urgente tampone dall’ASL di Caserta nell’immediato pre-partita del match con la Viterbese, a causa dell’evidente stato febbrile, sono risultati positivi al Covid-19.
Una notizia che non fa altro che aumentare amarezza e sgomento per la gestione non condivisibile da parte degli organi preposti dell’emergenza. In campo con due calciatori positivi. Nonostante la Casertana FC avesse chiesto almeno il posticipo dell’orario di inizio della gara. In attesa di conoscere l’esito dei tamponi. La partita di ieri ha rappresentato e rappresenta un pericolo per i calciatori in questione, i propri compagni di squadra e gli stessi avversari. Restiamo increduli di fronte a ciò, con la speranza che ora altri abbiano il buongusto di non spendere più parole inutili.”
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Parole ancora più forti erano state pronunciate dal club dopo la partita:
“E’ stato scandaloso e vergognoso. Mi vergogno di far parte di questa Lega. Se questo è il calcio, vuol dire che io non c’entro niente. Mi sento deluso, offeso e preso in giro da tutti. Non ho mai visto una cosa del genere. C’hanno fatto fare tamponi su tamponi in questa settimana ed alla fine siamo stati costretti a scendere in campo in nove. Purtroppo siamo rappresentati malissimo. Prendo le distanze da quelle persone. Il presidente della Viterbese ha messo a rischio anche la sua squadra. Eravamo in nove ed in più tre calciatori erano con la febbre ed abbiamo ritenuto opportuno sottoporli a tampone. Eravamo in attesa dell’esito, ma c’hanno costretto a scendere in campo prima. Pur di giocare avevamo chiesto il posticipo alle 21 per essere sicuri che i tre calciatori sospetti non fossero anche loro positivi al Covid. Lo spero per loro vivamente. Ma non per la Lega e per chi la rappresenta. Interessavano solo i tre punti. Se ce l’avessero chiesti, l’avremmo dati prima. Alle due e mezza ho sentito il presidente della Viterbese; mi diceva che non poteva rinviare la partita perché lui ha speso due milioni e non poteva rischiare. E’ una questione di soldi? Qui si parla della salute delle persone. Abbiamo quindici positivi. Quando si può parlare di focolaio? Questa è una domanda che vorrei fare all’ASL. Se si trova un positivo in un’azienda, chiudono tutto per quindici giorni. E noi invece possiamo giocare. Possiamo morire! Me ne vergogno. Non presentarci? Si poteva fare. Ma non dovevamo essere noi a decidere se scendere in campo o meno. Non è giusto! Castellammare? Decidere la Lega. Se dobbiamo andare a giocare, andremo. Tanto decidono loro”.