Scontri Leicester-Napoli. Nove arresti per gli scontri a Leicester tra tifosi del Napoli, quelli locali e le forze dell’ordine. Tra questi 8 sono napoletani. Lo conferma una nota ufficiale della polizia di Leicester.
“Poco prima delle 18:00 – si legge nel comunicato – la polizia ha ricevuto una segnalazione di una rissa in corso a Millstone Lane che coinvolgeva i tifosi del Napoli e del Leicester City. Otto uomini, identificati come tifosi del Napoli, sono stati arrestati sul posto in relazione all’incidente. A seguito di ulteriori indagini, un uomo di 27 anni di Leicester è stato successivamente arrestato con l’accusa di disordini violenti. Tutti gli uomini rimangono in custodia in questo momento“.
“Un uomo italiano di 39 anni – continuano – è stato successivamente arrestato con l’accusa di reato di ordine pubblico aggravato dal punto di vista razziale. Anche un uomo di 36 anni di Anstey è stato arrestato con l’accusa di reato di ordine pubblico aggravato dal punto di vista razziale, a seguito di un incidente separato prima della partita. Entrambi gli uomini restano in custodia“.
“Al fine di garantire la sicurezza sia del pubblico che degli ufficiali, – proseguono – i tifosi del Napoli sono stati trattenuti nello stadio e non sono stati effettuati ulteriori arresti. Tuttavia le indagini sono ancora in corso“.
Scontri Leicester-Napoli
A sostenere gli azzurri ieri sera c’erano circa 500 tifosi azzurri, che secondo la stampa inglese si sono resi protagonisti di scontri violenti con la Polizia e i supporter inglesi. Gli scontri a fine partita sono stati documentati dal Daily Mail:
“Le immagini mostrano i sostenitori di entrambe le squadre che lanciano bottiglie di plastica e altri oggetti, con alcuni assalitori violenti che usano le loro cinture come armi. Leicester attraverso gli altoparlanti dello stadio ha chiesto a tutti i tifosi di casa di lasciare l’arena mentre la polizia ha tentato di contenere i tifosi in trasferta. Sono emerse anche le riprese degli ultras del Napoli coinvolti in tafferugli prima della partita fuori dalla De Montfort University di Leicester, anche in questo caso utilizzavano armi di fortuna”.