Processo Juventus, la FIGC non si costituisce parte civile. Udienza rinviata al 10 maggio

Andrea Agnelli


L’Agenzia delle Entrate e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) non si sono presentate per costituirsi parte civile nell’ambito del processo che coinvolge la Juventus. La società bianconera è indagata come persona giuridica all’interno dell’inchiesta Prisma per la questione plusvalenze e le manovre sugli stipendi: secondo l’accusa i dirigenti avrebbero in sostanza falsato il bilancio, mostrando una situazione finanziaria fittizia non corrispondente a quella reale con l’effetto di manipolare il mercato (la Juve è quotata in borsa), oltre ad avere emanato false comunicazioni sociali (rinuncia da parte dei calciatori a una parte dello stipendio, quando in realtà si trattava di una dilazione dei pagamenti).

Processo Juventus: udienza rinviata al 10 maggio

Per oggi, 27 marzo 2023, era stata convocata l’udienza preliminare presso il Tribunale di Torino. A pronunciarsi doveva essere il gup, tuttavia dopo la costituzione delle parti civili e dopo avere acquisito ulteriori atti con la richiesta, da parte degli avvocati della Juventus, di spostare il processo per il criterio della competenza territoriale. Il presunto reato potrebbe essere stato compiuto infatti a Milano, dove ha sede la Borsa, o a Roma, dove si trovano i server. Il giudice per le udienze preliminari ha dunque rinviato l’udienza al 10 maggio per avere il tempo di scrivere il provvedimento.

Plusvalente Juve: Agenzia delle Entrate e FIGC non si costituiscono parte civile

Come già accennato non si sono costituite parti civili né l’Agenzia delle Entrate né la FIGC. L’assenza potrebbe essere interpretata come una presa di posizione in merito al procedimento, ossia il non ritenere di essere stata danneggiate dal presunto comportamento illecito tenuto dalla Juventus. La costituzione di parte civile serve infatti a chiedere il risarcimento dei danni. Si sono costituite invece la Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), Codacons e Siti.

Assenti gli ex dirigenti della Juve e gli avvocati di Ronaldo e Dybala

Non si sono presentati in aula i tre principali imputati, ossia Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene. Sono 12 i dirigenti della Juve che si sono dimessi dopo l’emersione dell’inchiesta Prisma. Non erano poi rappresentati Cristiano Ronaldo né Paulo Dybala, segno che potrebbero avere deciso di non volere partecipare a un processo penale, ma eventualmente soltanto a quello civile per ottenere gli arretrati sugli stipendi. A tal proposito è diventata ormai celebre la cosiddetta carta Ronaldo della quale una chat avrebbe provato l’esistenza.


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