Calcio

Serie A, la polemica del presidente del Lecce: “Città del Nord e società straniere, noi siamo gli intrusi”

Il presidente del Lecce in polemica per la deriva presa dalla Serie A, dominata ancora dal Nord e dalle proprietà estere. Sono infatti numerose le società che ormai non sono riconducibili più a proprietari italiani, e sono anche alcune tra le più importanti e prestigiose del calcio nazionale: Inter, Milan, Roma, Parma, Como (è il club più ricco d’Italia), Atalanta, Bologna, Fiorentina, Genoa, Venezia. Ha sfiorato la massima serie invece il Palermo, che fa parte del City Football Group (proprietario del Manchester City).

La polemica del presidente del Lecce sulla Serie A

Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha pubblicato un post polemico sui social: “Salgono in serie A Parma, Como e Venezia (complimenti!), tre città del nord, tre proprietà straniere. La serie A ormai è in maggioranza espressione di “società straniere” e con il Lecce unica squadra sotto Napoli. Stiamo facendo, insieme alla nostra gente, qualcosa che è in totale controtendenza rispetto al calcio moderno e sentirsi quasi degli “intrusi” è lo stimolo più grande per giustificare qualsiasi sforzo per esserci comunque, a modo nostro”.

Fare calcio al Sud è un miracolo

Un calcio italiano piuttosto snaturato, dove a fare fatica sono soprattutto le squadre meridionali che già in precedenza erano schiacciate dal Nord, ed ora lo sono ancora di più perché possono contare su fiumi di denaro proveniente dall’estero. La Serie A è un affare sempre meno italiano e sempre più internazionale, dove al centro vi è non la passione ma interessi collaterali e soprattutto di immagine, la volontà di imporsi in Europa e in Occidente e dimostrare così il potere dato dal denaro. In questa prospettiva assume ancora più valore lo scudetto vinto dal Calcio Napoli, un vero e proprio miracolo sportivo e sociale.