7 settembre 2013. Inizia l’avventura di Piero Ulivi e del suo staff sulla panchina dell’Atletico Vesuvio, quella che fino alla stagione precedente era la seconda squadra di San Giorgio a Cremano, senza tifosi né simpatizzanti. Per Ulivi l’avventura non inizia proprio allora. Si tratta di un ritorno perché già qualche anno prima era stato l’allenatore dell’Ercolano, quello in cui a stento si pagavano gli stipendi.
Ora la musica è diversa. L’Atletico Vesuvio è la nuova squadra di Ercolano e quel giorno scende in campo al “Solaro” per incontrare il Portici nel primo turno di Coppa Italia. I vicini porticesi sulla carta sono favoriti perché militano in Eccellenza, la categoria superiore. Il nuovo Ercolano infatti gioca in Promozione, nel girone B, dove per la vittora del campionato deve vedersela con il Campania Ponticelli e la Juve Pro Poggiomarino. Quella gara termina 1-0, gol su rigore di Ferrara. Da allora è solo ed esclusivamente un crescendo.
Ieri pomeriggio in quel di San Felice a Cancello l’A.V. Herculaneum 1924 (dalla scorsa estate la nuova denominazionne sociale, mentre A.V. indica che questo progetto è il continuo di quello dell’Atletico Vesuvio ) ha assaggiato per la prima volta in questa stagione il gusto amaro della sconfitta, perdendo 2-1 con il San Marco Trotti, interrompendo la striscia di 17 risultati consecutivi senza sconfitta. La squadra attualmente è quinta in classifica e nelle ultime giornate ha solo scalato posizioni.
Nonostante ciò qualcuno nelle giornate precedenti ha avuto da ridire. Proviamo a ragionarci su riportando dei numeri. Si dice che i fatti parlano. Ecco:
Considerando l’intera stagione passata, quindi sia Coppa sia campionato, e considerando anche queste due competizioni della stagione in corso, la squadra di Ulivi ha giocato 49 partite vincendone ben 31, 14 sono stati i pareggi mentre solo 3 le sconfitte. 3 sconfitte in 49 gare, 3 sconfitte in 49 gare. Lo scrivente è consapevole della ripetizione, non è impazzito, fa solo tesoro degli insegnamenti dei latini: repetita iuvant, aiuta soprattutto chi è distratto…
I numeri sono pure arabi, ma parlano chiaro e non ammettono repliche.