Il Toronto contro Insigne. L’allenatore: “È entrato solo per prendere la maglia di Messi”

Caso Insigne, l'allenatore del Toronto lo attacca per scarso impegno. Il caso e l'accusa per la maglia di Messi


Non trova pace l’avventura di Lorenzo Insigne in Canada. L’ex bandiera azzurra da qualche anno è al Toronto in MLS, un’avventura nata storta per poi complicarsi giorno dopo giorno. Nonostante le molte critiche, il calciatore ha provato più volte insieme a Bernardeschi a caricarsi la squadra sulle spalle, ma i risultati non hanno mai premiato il loro impegno. Campionati sottotono, tra cui l’ultimo che sta volgendo alla conclusione con la squadra canadese non ancora certa dei play-off. Sotto accusa però ci è finito nuovamente Insigne, reo dello scarso impegno nell’ultima sfida e un particolare obiettivo mostrato sul terreno di gioco.

Insigne sotto accusa per la maglia di Messi. A Toronto sono tutti contro di lui

Nell’ultimo weekend il Toronto si è arreso per 0-1 contro l’Inter Miami di Messi e soci. A decidere la sfida è stato un gol di Leonardo Campana al 93′ che potrebbe avere ammazzato ogni speranza di play-off per la squadra canadese. Campionato chiuso al decimo posto per il Toronto che chiude la stagione anzitempo, senza passare alla fase successiva, a meno che non venga ripescato. Sotto accusa dei tifosi e dell’allenatore John Herdman ci è però finito solamente Lorenzo Insigne. Il calciatore è entrato nella ripresa con la speranza di poter essere decisivo, ma oltre a qualche lancio sbagliato, per l’ex fantasista del Calcio Napoli è stata una giornata nera, tanto da prendersi i fischi del pubblico.

Il calciatore, al termine della sfida, come già accaduto in passato è corso da Messi per chiedergli di scambiare la maglia, gesto che all’ambiente Toronto non è piaciuto e in conferenza stampa è arrivato il furioso attacco dell’allenatore: “L’ingresso di Insigne? Beh, si vedeva che non aveva molto da dare alla partita, potevo fare scelte diverse. Se penso che sia entrato in campo solo per prendere la maglia di Messi? Ma…direi di sì“.

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