Calcio

Douglas Luiz come Gatti: i calciatori della Juve sono violenti perché sicuri dell’impunità

L’unica conclusione a cui si può giungere è che i calciatori della Juventus si permettono di picchiare gli avversari perché sanno di restare impuniti. Federico Gatti fa scuola e così anche Douglas Luiz si prende la licenza di introdurre le arti marziali nel calcio, con una gomitata alla schiena di Patric della Lazio con palla lontana, non sanzionato. Qualche secondo dopo è arrivato l’autogol di Gila che ha dato i tre punti ai bianconeri.

Il colpo di Douglas Luiz è inaccettabile

Durante Juventus-Lazio, partita che i piemontesi hanno giocato per circa un’ora in superiorità numerica per espulsione di Romagnoli, un frustrato Douglas Luiz ha dato una gomitata a Patric. Il movimento del braccio è chiaro: un colpo assolutamente non casuale, come ribadito dal designatore arbitrale Gianluca Rocchi durante Open VAR su Dazn. Secondo Rocchi il colpo “Non è fortuito e non ci piacciono certi comportamenti, se fosse stato espulso nessuno avrebbe detto niente per questo […] ribadisco alle società di far presente ai giocatori che certi comportamenti non c’entrano nulla”.

Stile Juve: da Douglas Luiz e Gatti a Chiellini

Se è vero che tre indizi fanno una prova, qui siamo al quarto ed oltre. Il pugno di Douglas Luiz viene dopo almeno tre gesti clamorosi del suo collega juventino, Federico Gatti, illustre autore del pugno a Kvaratskhelia del Napoli, quello a Djuric del Verona e ad Okoye dell’Udinese. Il difensore non è mai stato sanzionato, un’impunità che nei fatti lo incita ad essere violento.

D’altra parte questo genere di condotta sembra far parte del cosiddetto e tanto celebrato stile Juve: come non ricordare le entrate di Giorgio Chiellini, con (ad esempio) il pugno a Kalinic in Juventus-Milan del 31 marzo 2018 o quello a Belotti in Torino-Juventus del 18 febbraio 2018, ancora più evidente e manifestamente cattivo.

La piovra Exor

La Juventus sembra continuare a esercitare la storica pressione psicologica sugli arbitri: una spinta involontaria (si presume) ma ben presente, ingombrante, perché i bianconeri in Italia dominano nelle relazioni e nell’influenza che esercitano, anche attraverso i quotidiani. Exor, la società riconducibile alla famiglia Agnelli-Elkann, oltre a possedere il 65,3% della Juventus detiene anche l’89,6% del gruppo editoriale GEDI che a sua volta controlla i quotidiani la Repubblica, La Stampa, HuffPost Italia, Radio Deejay, Radio Capital, Radio m2o. Un peso specifico non indifferente nell’opinione pubblica, oltre che nella vita economica e politica del paese. Una piovra che ha i propri tentatoli ovunque.