Calcio a 5, giocatori dello Sporting Stabia aggrediti in campo dai tifosi locali: un accoltellato


Episodio di scioccante violenza quello avvenuto nel corso della partita di calcio a 5 tra Centro Sportivo Del Monte e ASD Sporting Stabia, valida per il campionato di Serie D. La squadra ospite è stata aggredita in campo da alcuni tifosi locali, che armati anche di un coltello hanno colpito i calciatori.

Un racconto che la società vittima dell’aggressione ha affidato ai social, denunciando l’accaduto.

Calcio a 5, giocatori dello Sporting Stabia aggrediti in campo dai tifosi locali: un accoltellato

Questi i comunicati dello Sporting Stabia, squadra del comune vesuviano di Castellammare di Stabia, pubblicato sul proprio profilo ufficiale Facebook:

“Speravamo di parlare di una vittoria o almeno di una sconfitta……Invece ci ritroviamo a parlare di un atto gravissimo che è successo a Scafati nel palazzetto Gymnasium dove stavamo affrontando il Centro Sportivo Del Monte. Dopo una banale discussione nel campo dove gli animi di entrambe le squadre si sono accessi,fin quando sono entrati nel terreno di gioco 5-6 persone che ci hanno attaccato e ad un nostro tesserato gli è stata data una COLTELLATA sul palmo della mano e minacciato con il coltello più volte…Nel 2024 non possono accadere queste cose per una semplice partita di calcio a 5 di serie D dove deve vincere solo il divertimento e il sano agonismo!!!!!”

Il secondo comunicato dell’ASD Sporting Stabia

“La partita tra ASD Sporting Stabia e Centro Sportivo Del Monte sospesa per aggressione alla squadra stabiese da parte dei tifosi della squadra ospitante. Aggressione avvenuta addirittura con un coltello, che feriva un giocatore dello Sporting alla mano destra. Bruttissima pagina di sport. Una serata rovinata da gentaglia che non ama questo sport. Individui che vanno a vedere una partita di calcetto e portano i coltelli… gente di merda e tifosi di merda. Spero vivamente che la FIGC prenda seri provvedimenti.. lo Sporting Stabia si farà sentire in tutte le sedi competenti e vuole giustizia”.

Il racconto di quei momenti

“Partecipiamo ad un campionato di serie D di calcio a 5 dove tra iscrizione, tesseramenti, assicurazione, abbigliamento, fitto campo e trasferte ad una società costa circa 10.000€ l’anno.

Lo Sporting Stabia è Una squadra tenuta viva da persone che da 10 anni, per amore di questo sport, fanno sacrifici, ci mettono tempo, passione, soldi e faccia.
Cerchiamo di difendere i nostri colori e la città che rappresentiamo su ogni campo, in ogni palazzetto della Campania sempre con educazione e rispetto per l’avversario.

Nel corso degli anni ci è capitato però purtroppo più di una volta di imbatterci in situazioni e persone che di rispettoso ed educativo non avevano niente. Atteggiamenti e chiacchiere non consone all’etica di questo sport.

Ciò che ci è successo ieri è un qualche cosa di deplorevole, vergognoso, che non uccide solo lo sport e i principi che ci girano attorno , ma uccide completamente anche l essere umano. Di seguito proveremo ancora una volta a fare chiarezza su quanto accaduto ieri al centro sportivo Gymnasium. Si giocava la partita Centro sportivo del monte – Sporting Stabia. Su gli spalti c’erano famiglie intere, fidanzate, amici, bambini di ogni età.

La dinamica

Era da poco iniziato il secondo tempo, quando dopo un fallo di gioco ed un battibecco da campo che sarebbe dovuto iniziare e finire lì (chi pratica sport di contatto sa) , in “difesa” del calciatore della squadra di casa, il campo veniva invaso da 6/7 persone provenienti dagli spalti che insieme a qualche elemento della stessa squadra di casa , facevano iniziare una serie di spintoni.

Per evitare il contatto due dei nostri tesserati, rispettivamente capitano e dirigente cercando di fare da scudo, rimediavano rispettivamente un pugno in faccia, provocando la rottura del labbro e l altro addirittura una ferita da taglio al palmo della mano destra provocato da un coltello introdotto sul terreno di gioco.

Dopo aver colpito, il malintenzionato, coperto e protetto sempre da gli altri invasori e da alcuni componenti della propria squadra, allontanavano l’oggetto in maniera molto rapida. Noi abbandoniamo il campo insieme all’arbitro e attendiamo l’arrivo delle forze dell’ordine che a nulla è servito se non a denunciare l’accaduto.

Nel frattempo l’arbitro aveva già messo tutto a referto. Abbiamo foto e filmati degli aggressori. Noi continueremo questa battaglia nelle sedi opportune, ma speriamo vivamente che LND Campania, insieme a chi di dovere, giudichi e punisca severamente quest’accaduto gravissimo, coscienti del fatto che sarebbe potuto succedere molto ma molto peggio. Più sicurezza, più tutela, più commissari, più regole su patentini, tesseramenti e chi più ne ha più ne metta.

Lo sport è vita, felicità, aggregazione, rispetto. NON È QUELLO CHE STIAMO VIVENDO !!!”


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