Un Savoia imbarazzante, troppo brutto per essere vero, naufraga sull’isola contro una modestissima Ischia e viene risucchiato sempre più giù, a pochi passi dall’orlo del precipizio occupato dalla Reggina e dall’Aversa. Quello a cui si è assistito quest’ oggi al “Mazzella” è davvero troppo al punto che anche un allenatore bravo e preparato come Papagni il quale è riuscito sin qui a forgiare nel miglior modo possibile lo scadente materiale umano a sua disposizione, a fine gara ha proferito parole che sanno tanto di resa “e’ difficile lavorare in queste condizioni”. Il campanello di allarme era del resto già suonato a Gennaio. Lo scempio tecnico-gestionale creato dall’ex d.g Maglione a cui ha collaborato anche l’attuale società, colpevole di essersi fidata con troppa superficialità dell’avvocato napoletano, ha costretto quest’ultima a privarsi dei giocatori con gli ingaggi più elevati e di affidarsi alla linea verde. Sono giunti a Torre Annunziata tanti giovani inesperti, alcuni dei quali faticavano a trovare spazio persino in serie D (vedi Partipilo o Pizzutelli) e si è deciso di scaricare tutto il peso della squadra su due soli “over!: capitan Scarpa ed il portiere Gragnaniello. Una scelta obbligata ma nello stesso tempo troppo azzardata per un campionato così complicato come la Lega-Pro ed i risultati non potevano che essere questi. La figuraccia odierna è senz’altro figlia di tutti gli questi errori ed in appena novanta minuti si è potuto rileggere sinteticamente tutto il manuale dell’anticalcio; un attacco inesistente con Partipilo e Leonetti in versione “fantasma”, praticamente due uomini in meno regalati all’Ischia ed incapaci persino di stoppare una palla (ma i fondamentali non si imparavano a scuola calcio?). Difatti, l’unico tiro in porta di marca oplontina è arrivato soltanto al novantunesimo! Una linea mediana in cui probabilmente si è salvato soltanto il croato Saric e nella qualle è spiccata la prestazione raccapricciante di Sanseverino, riuscito nell’impresa di sbagliare praticamente tutto e “dulcis in fundo”, è crollato dopo vari turni in cui aveva destato segnali di ripresa, anche il reparto difensivo dove Sirigu ha ancora una volta dimostrato di non essere in grado di poter giocare in questa categoria e Vosnakidis ha battezzato il suo esordio da titolare (non era un caso che avesse racimolato pochi gettoni di presenza anche a Lucca) con un errore da consegnare a “Striscia la Notizia”. Se a ciò si aggiungono anche i regali confezionati ed impacchetti ai gialloblù allora diventa davvero buio pesto perché ogni volta che il Savoia subisce goal non riesce più a raddrizzare la gara a causa della sua atavica sterilità offensiva. Non è un caso infatti che in quattro partite abbia tirato in porta si e no cinque o sei volte ed in due di esse contro la Vigor Lamezia è stata oltremodo fortunata, riuscendo a ribaltare una partita insperata. C’e’ insomma da stare preoccupati e non poco. Se i biancoscudati dovessero continuare così, persino la salvezza diretta, senza passare per la lotteria dei play-out, sarà impresa ardua.