Cavese, Agovino: “Qualcuno mi doveva informare prima”


Un’autentica bufera quella scatenatasi domenica scorsa negli spogliatoi della Cavese, sulla quale è voluto intervenire uno dei diretti interessati, mister Massimo Agovino.
Durante il riscaldamento al tecnico metellano era stato chiesto dai massimi rappresentanti della società di non far scendere, sul campo della Gelbison, i calciatori De Rosa e Manzo. Il tutto perché quest’ultimi avevano dichiarato pubblicamente di non sentire vicina la dirigenza, accusata anche di comportamenti non professionali.

Agovino, però, non ha voluto sentire ragioni e li ha schierati entrambi, suscitando le ire di patron Vertolomo, esacerbate peraltro dalla sconfitta subita (2-1). Il presidente aveva anche provato a chiamare, nell’immediato dopogara, il suo allenatore per avere dei chiarimenti, ma non ha ricevuto alcuna risposta.

Il tecnico ha, però, deciso – per mezzo del suo avvocato – di darne una pubblicamente, contro tutte le insinuazioni ascoltate a suo carico sin dopo la gara di domenica:

DICHIARAZIONI DEL MISTER AGOVINO IN MERITO AI FATTI DI DOMENICA
Il sottoscritto avv. Massimiliano Di Matteo, in nome e per conto del mister Agovino Massimo, in merito ai fatti di domenica 22.02. così come riportati sugli organi di stampa locali e nazionali tiene a precisare che:

La scelta di schierare i calciatori De Rosa e Manzo, il primo capitano, bandiera e capocannoniere della squadra; l’altro difensore con il più alto rendimento in organico, è dettata esclusivamente da motivi tecnici. Il messaggio inviatomi dal geom. Giovanni Monorchio, presidente dell’USD Cavese, a pochi minuti prima dell’inizio della gara tra Gelbison e Cavese durante la fase di riscaldamento degli stessi calciatori, in cui mi chiedeva di non schierarli, è stato da me interpretato come una volontà personale del Presidente non suffragata da quei motivi gravi sbandierati successivamente sui quotidiani e per i quali il sottoscritto doveva immediatamente esserne portato a conoscenza. Ci tengo a ribadire con fermezza la mia totale estraneità da quanto riportato da siti e dai quotidiani nelle ore successive alla partita, e come mia consuetudine da quando alleno in questo mondo, oltre 15 anni, non ha mai accettato influenze esterne nella scelta degli undici calciatori da schierare in campo, pagando a volte la mia coerenza con licenziamenti anticipati senza valida motivazione. Il sottoscritto, nonostante i due mesi e mezzo senza retribuzione, rimarrà al suo posto svolgendo il proprio ruolo con la serietà e la tenacia che lo contraddistingue solo ed esclusivamente nel rispetto dei calciatori sui quali ha e dai quali riceve piena fiducia e per la tifoseria che mi è stata sempre vicina anche nei momenti difficili”.

Il tecnico Agovino, contestualmente si riserva di agire per le vie legali a difesa anche della sua dignità e reputazione restando a completa disposizione degli organi di giustizia sportiva nel caso in cui lo ritenesse opportuno per eventuali spiegazione in merito.


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