Una maglia granata sulla tomba. Ancora una volta. Dopo circa quaranta giorni la scena si è ripetuta. Solo il mese scorso infatti l’Ercolanese calcio perse un pezzo di storia, l’attaccante Mario Picciano. Ieri invece l’amaro destino ha toccato Ciro Bernabei, 54 anni, uno dei più grandi e appassionati tifosi granata.
Stamane nella chiesa del Santissimo Salvatore di via Panoramica accanto alla famiglia c’erano dei tifosi e l’attuale società che come con Picciano ha fatto sentire la sua presenza. Saracinesca calata a metà invece per il chiosco di via IV novembre, storico punto d’incontro per i vecchi appassionati dell’Ercolanese, tappa del breve corteo funebre.
Vari gli episodi che testimoniano l’attaccamento di Ciro Bernabei alla squadra, dalle ore ed ore in viaggio da solo per seguire le gare in trasferta al rito di accendere la sigaretta al fischio d’inizio oppure ad altri, simpatici e divertenti, raccontateci dal Vincenzo Gaglione, tifoso e compagno di tante avventure con lui, in casa e non: “Una volta a Latina, dopo aver acceso la sua classica sigaretta, iniziò a gustare il suo panino. Meno di un minuto dall’inizio della partita il Latina segnò. Lanciò il suo panino verso il campo. Moriva per l’Ercolanese”.
Era uno di quelli che dopo il trasferimento del titolo sportivo alla Turris di Gaglione, undici anni fa, per la delusione si allontanò ma continuava a seguire le vicende della squadre, pur se con distacco.
Dipartita di uno storico tifoso, dunque, nella settimana che porta ad una partita storica, quella con la Turris di domenica scorsa.