Caso Naturale: “Ercolano è casa mia. Il soprannome Cecchetto è nato così…”
Apr 21, 2015 - Giuseppe Formisano
Vincenzo Caso Naturale è uno dei “fedelissimi” di patron Mazzamauro. Con lui già da sei anni, quando l’attuale presidente onorario ercolanese fondò l’Atletico Vesuvio (seconda squadra di San Giorgio a Cremano), dall’anno scorso lo segue nell’avventura di Ercolano. Un’ avventura che – assieme ai suoi compagni – sta cercando di tramutare in sogno, disputando i play-off per la Serie D.
Cresciuto nella Napoli orientale, a Barra, Caso Naturale, Cecchetto com’è meglio conosciuto o “CN7”, simpatica sigla con la quale viene indicato sui social che rimanda al quella del campione portoghese Cristiano Ronaldo, ha realizzato il record personale di gol segnati in Eccellenza: 15 in campionato e 6 in Coppa Italia per un totale di 21 con i play-off ancora da giocare. Ai nostri microfoni l’attaccante venticinquenne dell’Herculaneum ci spiega anche come e perché nasce questo soprannome, invocato a ogni partita dai tifosi granata.
Il mio nomignolo nasce da “cecchino”. Mi fu affibbiato quando giocavo a Potenza con gli allievi nazionali da Peppe Franco (anch’egli un senatore del vecchio Atletico Vesuvio e ancora oggi compagno di squadra, ndr), poi è diventato “Cecchetto”.
In questa stagione che è ancora in corso sei riuscito a mettere a segno 21 reti, tuo record personale. Cosa ti ha permesso quest’anno, rispetto agli altri, di realizzare tanti gol?
“Anche altri hanno scritto che questo è stato il mio anno d’oro. Diciamo che è stato un po’ il continuo dell’anno scorso che tra Coppa e campionato feci 18 gol, ma in questa stagione sono riuscito a vedere un po’ più la porta, sono stato più preciso e aiutato anche molto dai compagni di squadra e dall’allenatore”
E magari sei stato aiutato anche dal pubblico che ha cantato il tuo nome a ogni partita.
“Principalmente dal pubblico! Qui a Ercolano è il dodicesimo uomo in campo, perché quando c’è la nostra squadra si trasforma”.
Dopo due ottime stagioni, se alla fine dei giochi dovesse arrivare la chiamata dalla Serie D (categoria nella quale il bomber ha dieci presenze con il Savoia nel 2007-2008, ndr), sarebbe un’occasione da cogliere?
“Ercolano è casa mia e il mio sogno è quello di giocare la serie D qui, con un pubblico così che non ho mai avuto, ma certamente in tal caso ci sarebbero delle cose da valutare”.