I carabinieri del Comando Tutela Ambiente, guidati dalla procura della città di Napoli, hanno smascherato un’associazione a delinquere che spacciava banconote false, dietro la quale si cela naturalmente l’ombra oscura della camorra. Oltre all’illegale diffusione dei soldi falsi, si è scoperto che venivano forniti anche titoli di stato stranieri, naturalmente contraffatti, in cambio di miliardi di euro.
Come riportato dal Mattino.it, ventotto sono le persone indagate, tra cui compare anche il nome di Franco Angela Maria Bernardi, giudice del TAR della regione Lazio. Le indagini si sono protratte per ben due anni e si sono incentrate in particolare su Mauro Russo, già conosciuto dalle forze dell’ordine: pare sia proprio lui l’artefice dell’organizzazione a delinquere. Il suo compito, secondo quanto emerso, era quello di reperire i capitali e di affidarli a chi di dovere per il transito illegale. Coinvolto nella vicenda anche il gruppo camorristico del clan Belforte di Marcianise e dintorni. Il luogo dove avvenivano gli incontri e le riunioni era l’ufficio del giudice. Oltretutto aveva messo a disposizione alcuni mezzi di trasporto per portare avanti gli illeciti affari.
Non finisce qui. Persino Michele Santoro, il sindaco di Baia e di Latina, è coinvolto nella vicenda.