Sicuramente la maggior parte dei lettori ricorda la recente e macabra sparatoria al Cann (Centro agricolo alimentare) di Volla, in seguito alla quale ha purtroppo perso la vita Giovanni Galluccio. La notizia ha fatto il giro del web in pochissimi istanti. I social network, in genere, sono i mezzi di comunicazione più immdiati ed efficaci attraverso cui vengono diffuse le notizie e spesso e volentieri sono la chiave per capire meglio alcuni dettagli.
Come riportato da Teleclubitalia.it, emerge, ad oggi, un nuovo particolare, “proveniente” proprio dai social network, da non trascurare, in quanto potrebbe in qualche modo far maggior chiarezza sulla vicenda: qualche giorno prima dell’agguato, il 18 enne Ciro Aveta, il figlio di Salvatore Aveta (sui due grava l’accusa di omicidio) aveva scritto su Facebook il seguente post: “Tengo 18 anni e la vita mi è compagna ancora”, seguito da un cuore e da una pistola. Purtroppo il post fu cancellato: spulciando a fondo la bacheca dell’account infatti non c’è alcuna traccia. Qualcuno però, per fortuna, riuscì a fare uno screenshot.
Forse si potrebbe trattare di un pensiero premeditato, non scritto a caso. Attualmente la bacheca è invasa dai commenti degli amici, tra i quali uno, che salta subito all’occhio, riporta le seguenti parole: “Una presta libertà Ciro Aveta. Siamo con te”.