Tornerà attiva la fontana di San Giacomo. E’ l’acqua che fa bene ai bambini
Lug 14, 2015 - Laura Muryel Esposito
L’acqua, è da sempre considerata con giuste ragioni, un bene preziosissimo, da preservare e valorizzare. Molte volte protagonista indiscussa, l’acqua occupa nella nostra vita un’altissima percentuale, essendo presente in gran parte della nostra giornata.
Quello che in molti ignorano è l’effetto benefico che si può trarre appunto dall’acqua, quante volte, dinanzi a piccoli disturbi o ad improvvisi spaventi, ci è stato detto di bere “un bel bicchiere d’acqua”? In effetti il consiglio non è del tutto sbagliato, specialmente se si tratta di alcuni tipi di acqua che sgorgano da sorgenti che contengono particolari agenti terapeutici.
E’ questo il caso dell’acqua che sgorga dalla fontana di San Giacomo, una fontana di Castellammare di Stabia, a cui è stato dato questo nome per la vicinanza all’omonima chiesa. La fontana da cui sgorga l’acqua, ha origini antichissime ed era già presente nel lontano 1514, ma da qualche tempo era ormai inattiva, il sindaco di Castellammare però, proprio ieri 13 Luglio, ha firmato una determina per l’avvio dei lavori, che entro pochi giorni riporteranno in vita l’attività della famosa fontana, come riferisce ècampania.
Essa si trova in salita Quisisana, nei pressi della già citata chiesa di San Giacomo. Non si sa bene dove sia localizzazione la sorgente e nel 1817 durante dei lavori di rifacimento, fu ritrovata l’acqua e Francesco Longobardi, sindaco della città, fece apporre una lapide in ricordo di quel giorno ancora in situ.
La particolarità dell’acqua di fonte San Giacomo, è evidentemente data dalla sua composizione, ritenuta benefica, tant’è che già anticamente, molti pediatri prescrivevano come cura l’assunzione di quest’acqua, che secondo quanto ritenuto da loro, aiuterebbe maggiormente l’idratazione dei bambini, rispetto a quando assumono acque molto più conosciute e commercializzate nelle farmacie.
Castellammare ritroverà a breve la sua bella fontana a due bocche, funzionante, da cui sgorgherà questa famosa “acqua magica”.