Amnésia, la droga che spopola tra i giovani. Il racconto: “Mio figlio rimase paralizzato”
Lug 28, 2015 - Laura Muryel Esposito
Risponde al nome di amnésia (o amné come amano definirla i ragazzi), ed è la nuova frontiera della droga che sta spopolando ma soprattutto distruggendo i giovanissimi. Si tratta di sostanze aggiunte alla solita cannabis, probabilmente metadone e altri “ingredienti a piacere di chi spaccia”, che alterano le proprietà e distruggono in un lampo i giovanissimi.
Amnésia non è la solita “canna”, quella che si fuma per fare la bravata più “spericolata”, amnésia, distrugge e lo fa in un attimo, senza preavviso, colpendo con freddezza e decisione e provocando danni che potrebbero rivelarsi permanenti nella vita di chi l’assume. A Napoli sono stati diversi i casi di giovanissimi che hanno assunto questa sostanza stupefacente, e ognuno ha presentato la stessa gravità di conseguenze: disturbi muscolari, disturbi neurologici, vista offuscata, difficoltà a mantenersi in piedi.
A Il Mattino, parla il papà di Massimo, uno dei ragazzi, vittima di amnésia. Il suo racconto è quello di un padre disperato, un padre che da un giorno all’altro si ritrova a fare i conti con i pericolosissimi effetti indesiderati di una droga quasi letale, ad oggi, il papà di Massimo, racconta che sono trascorsi 10 mesi da quando il figlio si lasciò andare all’assunzione di amné, ma ad essere spariti (o forse affievoliti), sono solo i disturbi muscolari che Massimo avvertì subito dopo aver fumato quella bomba stupefacente, era paralizzato su una sedia, non muoveva alcun arto, esattamente come un’altra ragazza che sempre nel napoletano si era lasciata affascinare dalla fantomatica amnésia.
Si dice che amnésia faccia dimenticare tutto, dovrebbe essere questa la bella pubblicità che gli spacciatori fanno per convincere i ragazzi ad assumerla, tutti ragazzi fino ad ora coinvolti, veramente giovanissimi, ma cosa hanno di così tanto grave, da voler dimenticare con una soluzione così pessima? In effetti è vero, quella degli spacciatori non è pubblicità ingannevole, quella maledetta erba modificata, ti fa dimenticare tutto, perché provoca danni anche al cervello che automaticamente respinge le sue normali funzioni. Il papà di Massimo vorrebbe incontrare le famiglie degli altri ragazzi coinvolti, poi racconta come stanno provando ad affrontare la cosa, il tour di dottori che stanno incontrando, ma al momento sembra non esserci soluzione, il danno è fatto. L’unica cosa positiva, sempre che si riesca ad intravedere positività in una vicenda simile, riguarda la consapevolezza del giovane Massimo, che assicura non farà mai più utilizzo di sostanze stupefacenti.
A parlare in merito all’accaduto, anche il Preside del Liceo Umberto di Napoli, che quando viene a conoscenza del fatto che anche una sua alunna è stata vittima di amnésia, non resta in silenzio e punta il dito contro le famiglie che a suo parere non svolgono il loro dovere come dovrebbero, e come invece fanno loro all’interno dell’istituto.
Salvare i ragazzi da amnésia, è questo il compito principale di genitori ed istituzioni ed è anche ciò che chiede su Twitter la portavoce di Forza Italia alla Camera, Mara Carfagna. Droghe e alcool purtroppo, pur essendo molto spesso letali tra i giovanissimi, sono ancora sulla cresta dell’onda dei consumi, un dato questo che non può certo far gioire genitori e istituzioni.