Venerdì scorso è accaduto un avvenimento davvero increscioso, gli operatori del 118 di Napoli, collocati in via Gramsci non sono riusciti a contattare la sede centrale per chiedere rinforzi per 30 minuti. E alla fine hanno risolto il problema con WhatsApp, hanno lanciato l’allarme e gli sono stati inviati i rinforzi. A riferirlo è Il Corriere del Mezzogiorno.
Gianpiero Fusco, sindacalista e responsabile del dipartimento Sauess del 118 per l’Asl Napoli 1 ha raccontato l’evento e si è detto esausto, come i suoi colleghi, perché in questa maniera diventa difficile lavorare. La conferma all’accaduto, è giunta dai tabulati della centrale operativa che hanno registrato quattro chiamate alle 11.37, alle 11.41, alle 11.48 e alle 11.53 a cui non c’è stata risposta, almeno fino alle 12. Fortunatamente gli operatori erano tutti nello stesso gruppo di WhatsApp per scambiarsi commenti e pareri e sono riusciti a contattarsi così.
I problemi sono tantissimi, prima di tutto il 118 della Napoli 1 Centro non ha un sistema radio, perché l’unico in dotazione è fuori uso. Quindi si è passati ai cellulari aziendali, senza però pensare che a Napoli tantissimi sono i vicoli in cui non c’è linea telefonica. Ma le difficoltà non finiscono qui, il servizio del 118 della Napoli 1 Centro ha personale misto che fa squadra con fatica, il responsabile della centrale e gli operatori sono dipendenti del Cardarelli; i medici che affiancano gli operatori sono dipendenti della Croce Rossa, mentre i medici in servizio sulle ambulanze sono dipendenti Asl Napoli 1 Centro.
“La nostra speranza è che si possa arrivare presto ad una direzione unica, così da cambiare veramente le cose. Siamo tutti sulla stessa barca e abbiamo tutti un solo obiettivo: offrire il miglior servizio possibile” ha dichiarato Fusco. Dopo questo evento ci si augura che nei prossimi giorni si valuti la possibilità di dare in dotazione dei tablet per le comunicazioni con la centrale.