Abitazioni e strutture edilizie presto diventeranno delle gigantesche costruzioni “Lego” hi-tech. Dopo i primi esperimenti in Cina, anche l’Italia ha collaudato questa nuova tecnologia per case futuristiche. Mattoni e travi verranno stampati in 3D, soprattutto per realizzare strutture complesse ed articolate come i ponti stradali.
I primi esperimenti italiani sono nati dall’attività di ricerca condotta al Centro di servizi CeSMA dell’università di Napoli Federico II. Il gruppo, coordinato da Domenico Asprone, Marco Iuorio e Ferdinando Auricchio, ha messo a punto la nuova tecnologia che permette di migliorare le forme architettoniche e risparmiare materiale edilizio, alleggerendo le strutture in cemento armato ed abbattendo i costi di produzione ed anche l’impatto sull’ambiente.
La facoltà di ottenere forme complesse permette di utilizzare il calcestruzzo in modo più complesso, con notevoli proprietà estetiche e di design. Infatti la tecnologia della stampa in 3D, consentirà di creare strutture curve, cave e con particolari interessanti che richiederebbero, invece, sistemi complicati e grandi costi di realizzazione.
Ma come si produrrà questo calcestruzzo tecnologico? Con una mega-stampante 3D, prototipo dell’azienda italiana Wasp. Il gruppo di ricercatori partenopei ha infatti ideato un sistema per stampare elementi in cemento armato che verranno assemblati a barre d’acciaio per comporre travi o pilastri.