In vendita cinque porti italiani: due sono campani. Ecco quali


Situazioni sempre più discutibili accadono in Italia: l’ultima news riguarda la messa in vendita di cinque porti italiani attraverso la società “Invitalia”, controllata dal Ministero dell’Economia. Un patrimonio inestimabile che andrebbe valorizzato viene messo all’asta. La notizia è stata riportata dal Corrieredellasera.it.

Per quanto riguarda il Sud nello specifico, a farne le spese sono i porti di Capri e di Marina D’Arechi, a Salerno (gli altri tre sono quello di marina di Portisco in Costa Smeralda, il porto della Grazie a Rocella Jonica e quello di Porto Lido a Trieste). Due gioielli nostrani che finiranno nelle mani di chissà chi. Per quanto riguarda Capri nello specifico, il comune stesso intende comprare il 49% della partecipazione del porto. Ha infatti chiesto ad Invitalia di evitare la vendita da parte dei privati, che non sono graditi come soci.

Ma cosa si cela dietro tutto ciò? Facciamo un passo indietro: dieci anni fa, lo Stato avviò un progetto, sotto il nome di “Italia Navigando“, società gestita da “Invitalia”, il cui obiettivo era quello di costituire una fitta rete di porti turistici (circa cinquanta) per ospitare ben cinquantamila barche, con particolare attenzione alle zone meridionali.

Ben presto però tutto è crollato: in primo luogo c’è stato il fallimento dell’ “Italia navigando”, seguito dalle polemiche del PD il quale sostiene che le modifiche al bando potrebbero far sorgere problemi per l’accesso dei privati.


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