Omicidio Genny Cesarano: 5 moto e spari all’impazzata. Così lo hanno ucciso


Nessuna improvvisazione nell’omicidio di Genny Cesarano, il ragazzino di 17 anni sparato a bruciapelo mentre sostava con gli amici in piazza San Vincenzo nel quartiere Sanità.

Un raid, una spedizione punitiva per dimostrare un controllo sul territorio, per imporre una presenza criminale che deve fare morti, non importa se a morire sono giovani, piccoli o vecchi. Dalle prime indagini è emerso che i killer si sono mossi in branco, almeno cinque moto per un totale di 10 persone.

In modo compatto e preparato sono arrivati nel quartiere sparando all’impazzata, colpendo nel mucchio, sparando ad altezza uomo e non in cielo come si era ipotizzato in un primo momento. Volevano uccidere, ed hanno ucciso Genny. Gli inquirenti continuano ad indagare, aggiungendo ogni volta elementi nuovi in una vicenda complicata e umanamente incomprensibile.

Continuano gli interrogatori agli amici e ai ragazzi che quella mattina erano presenti al momento dell’omicidio. Intanto parla il padre di Genny, chiede giustizia, e soprattutto che chi sa, parli. Un appello disperato per mettere luce su questa brutta pagina napoletana, che nessuno può e deve dimenticare.


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