Disoccupati travestiti da terroristi con cappucci e gommoni. Manifestazione o provocazione?
Set 14, 2015 - Emanuela Mastrocinque
Protesta provocatoria quella messa in scena oggi a Napoli da un gruppo di ex dipendenti del Consorzio Unico di Bacino che, per denunciare l’ingiusto licenziamento, ha sfilato in piazza plebiscito con tanto di cappuccio nero e bandiera nera con impressa la scritta «Isiss» («Io sono italiano senza stipendio»). Una scelta discutibile anche se di impatto, viste le problematiche relative al terrorismo dello Stato Islamico che, negli ultimi anni, continua a mietere vittime innocenti.
I manifestanti, compatti davanti alla prefettura di Napoli, hanno denunciato il loro stato di precarietà sottolineando la presunta disparità di trattamento con i tanti immigrati che giungono in Italia. Hanno urlato a gran voce di voler avere lo stesso trattamento riservato ai migranti che, stando alle loro considerazioni, possono contare su aiuti concreti da parte dello Stato.
Alcuni esponenti hanno dichiarato al corrieredelmezzogiorno.it : «Nessuno osi accostare questa manifestazione a fenomeni di razzismo in quanto si richiede di avere almeno l’assistenza paritetica dei nostri fratelli africani migranti, e per farlo saremo costretti anche a richiedere la cittadinanza ai loro stati pur di potere sopravvivere» afferma il portavoce del sindacato azzurro «In migliaia in Campania sono senza stipendio per periodi che vanno dai 3 ai 50 mesi; 121 sono stati illegittimamente licenziati ed altri 1500 sono in mobilità pubblica senza percepire la dovuta indennità dell’80% dello stipendio, che dovrebbero pagare i Comuni».
I manifestanti hanno dichiarato di aver voluto, con toni forti, inscenare il dramma del lavoro che negli ultimi anni continua a mietere vittime esattamente come e quanto il terrorismo!