Dopo trent’anni la Mehari di Giancarlo Siani torna a Torre Annunziata
Set 21, 2015 - Emanuela Mastrocinque
Il 23 Settembre del 1985 Giancarlo Siani veniva freddato con 10 colpi di pistola alla testa mentre era a bordo della sua inseparabile Citroen Mehari verde, la stessa automobile che lo vedeva girare nei quartieri meno felici di Torre Annunziata, alla ricerca di notizie valide per le sue inchieste sulla camorra e sui poteri economici della criminalità.
Ed è proprio a Torre Annunziata che questo pomeriggio, arriverà nuovamente la Mehari verde di Siani in occasione dell’evento “Torre Annunziata non dimentica, Giancarlo Siani uno di noi” patrocinato dall’Amministrazione comunale di Torre Annunziata.
Per non dimenticare, l’automobile del giovane giornalista circolerà nelle strade della città e nei quartieri dove trent’anni fa Siani si aggirava senza paura, sfidando il terrore, per raccontare la verità sulla camorra. L’auto si fermerà in alcuni dei luoghi ritenuti il simbolo di questa vicenda, dove ad attenderla, ci saranno gli studenti delle scuole cittadine.
“Il solo accenno all’idea di portare la Mehari di Giancarlo Siani nella sua Torre ha entusiasmato tanti giovani e tanti amici che lo hanno conosciuto proprio insieme a quella che rappresentava la sua redazione ‘on the road’ ” spiega ai microfoni di Repubblica.it l’assessore alla Cultura di Torre Annunziata, Antonio Irlando: “Sarà una giornata di festa e testimonianza”.