Dieci ettari di macchia mediterranea andata persa: è questo il bilancio dei danni registrati durante l’ultimo incendio divampato sulle pendici del Vesuvio. Le fiamme inarrestabili hanno bruciato per giorni la vegetazione del noto Parco Nazionale innalzando fumi, che hanno reso l’aria irrespirabile, e mettendo a rischio anche le persone e le abitazioni più a contatto con le pinete.
Dopo infinite ore di allerta e di irrefrenabili lavori da parte delle squadre di soccorso, ecco però spuntare un nuovo incendio ed una nuova colonna di fumo bianco. La zona della Riserva Forestale Tirone, area protetta della Campania istituita nel 1977, continua a bruciare e le fiamme continuano a divorare minuto dopo minuto sempre più ettari di bosco e di preziosa macchia mediterranea.
Per gli esperti questi incendi sono di origini dolose ed è per questo che la domanda è sempre la stessa: chi è l’autore di questi pericolosi ed ingiustificati roghi che ammazzano il territorio campano e le sue bellezze naturali?