Il rischio sismico in Italia è abbastanza elevato e non solo per la presenza vulcanica che caratterizza il territorio: negli ultimi 1000 anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni gravissimi alla popolazione, la quale dovrebbe continuamente aggiornarsi sul piano di evacuazione messo a punto dal Comune di appartenenza e conoscere, cautelandosi, le misure di sicurezza da prendere in caso di terremoto; sono almeno 300 i movimenti sismici che hanno portato a catastrofi cittadine, raggiungendo una magnitudo superiore a 5.5, energeticamente paragonabile al terremoto che ha colpito l’Aquila nel 2009.
Purtroppo non si può conoscere l’imminenza di un terremoto, ossia non si tratta di un fenomeno prevedibile, pertanto è doveroso prendere tutte le precauzioni possibili: se si vive in una zona altamente sismica, è consigliabile consultare un Tecnico, il quale senza dubbio informerà sulle direttive in merito.
Quali sono in Italia le zone più a rischio?
Per conoscere, inoltre, nello specifico, le zone maggiormente a rischio del territorio, bisogna rivolgersi agli uffici comunali o regionali addetti al piano di evacuazione.
COSA FARE DURANTE UN TERREMOTO
E’ importante sapere cosa fare durante un sisma poiché è necessario mettersi al riparo e provvedere alla cura di bambini e persone più deboli. Si ricorda di:
Abbiamo visto prima come sia raro o quasi impossibile prevedere un terremoto, tuttavia è possibile prevenire i grossi danni alla persona, prendendo alcune misure cautelative in merito all’ambiente in cui si vive:
COSA FARE IN CASA PER PREVENIRE I PERICOLI DI UN TERREMOTO
Dopo un terremoto, assicurarsi che le persone attorno stiano bene e, nel caso di feriti, gravi o non, prestare immediatamente soccorso; prima di scendere in strada, indossare un paio di scarpe poiché i residui di vetro potrebbero lesionare e, se si vive in una zona a rischio maremoto, allontanarsi quanto prima dalla spiaggia, raggiungendo zone alte, possibilmente nelle vicinanze dei luoghi indicati dal Piano di Evacuazione.