Un tempo essere camorrista significava anche non poter frequentare luoghi più rinomati ed evitare ogni tipo di incontro che non fosse d’affari. Con il tempo le cose sono però cambiate e la vita sociale dei boss e dei suoi scagnozzi è sempre più attiva e pubblica.
A raccontare la bella vita dei baby boss di Forcella e non solo, è un pentito di camorra che, come annunciato da IlMattino.it, per un’inchiesta a carico dei Buonerba sta svelando verità inedite sulla vita di alcuni boss in erba.
Non si parla solo di omicidi, agguati, droga ed economia, ma di champagne, tavolini riservati e frequentazioni importanti immortalate e pubblicate su Facebook senza alcun timore. I locali prescelti sono sempre quelli di Posillipo, Chiaia, Pozzuoli o Portici. Invitare amici a bere qualcosa per dimostrare la propria crescita professionale è diventato ormai un must. Tavolini, privè e bottiglie da centinaia di euro, è questa la vita notturna di chi cerca di affermarsi capo di una paranza, che sia dei “bimbi” o dei “ribelli”, poi non importa.