Una missiva dal carcere di Poggioreale sarà letta dai detenuti che l’hanno scritta ai giovani babyboss che negli ultimi mesi si sono macchiati degli omicidi compiuti per le strade di Napoli.
La lettera è stata scritta dopo la morte del 17 enne Genny Cesarano, e rappresenta un atto di coraggio contenente un appello “Guagliu’ salvatevi” con il chiaro invito a cambiare strada, invertire la rotta che fin ora ha portato solo dolore e sofferenza a chi non c’entrava nulla, perché “non si può morire a 17 anni” scrivono i detenuti nella missiva.
I detenuti hanno analizzato anche i motivi che portano un giovane ad immettersi sulla strada della malavita; mancanza di prospettive, la delusione ed una vita difficile, il non avere niente se non la strada insieme ad idoli sbagliati, comportamenti, emulazione e stile di vita. Sono queste alcune delle componenti che spesso trascinano i giovani nel baratro della camorra.
Questi ragazzi sono spesso abbandonati a loro stessi, non hanno una formazione e vivono in zone dove lo stato non c’è, e non c’è mai stato. All’incontro parteciperà anche un giovane del Salvador che interverrà per parlare delle Maras, le bande giovanili che nel suo paese seminano il terrore.
Fonte: IlMattino