“Napoli è indecorosa in certi punti. Se si esce dalla centrale della stazione uno trova immondizia in tutti i vicoli.” E’ con queste parole che Massimo Giletti ha dato vita ad una vera e propria bufera scatenata dalle solite offese che molti napoletani non hanno digerito. E’ proprio su quest’ultima polemica che Luca Abete ha voluto dire la sua: “Giletti descrive Piazza Garibaldi senza esserci mai stato: se l’avesse fatto avrebbe evitato di dire una cosa fuori luogo. Ha ragione, però, sul fatto che troppe persone vivono un disagio e meriterebbero servizi e condizioni di vita diversi. A De Magistris direi che il modo peggiore per difendere la situazione che vive una città è tirare in ballo la sua storia millenaria. La gente che la abita vive il presente e la speranza di un futuro migliore. Fare populismo o fare gli offesi serve a provare a salvare la faccia e ricevere consensi campanilisti”.
Difendere la città dai pregiudizi e dai luoghi comuni vantando soltanto di una grande storia e di luoghi meravigliosi non serve. Per Abete bisognerebbe puntare su un altro grande punto di forza che ha Napoli: “Tante persone oneste, coraggiose, che si adoperano quotidianamente per rappresentarla in modo più che degno. Solo loro gli unici a potersi ritenere davvero offesi!”.
Nascondere i reali problemi di Napoli non serve. Offendersi neanche. Bisognerebbe dunque denunciare il marcio e lottare per cambiare ciò che di negativo esiste.