Nostalgia della Napoli che fu: ecco il gruppo facebook che fa per te

‘A fenestrella‘e Marechiaro del 1954, via dei Mille durante gli anni ’20, la piazza della Ferrovia con la fontana della Sirena verso la fine dell’800, piazza Municipio degli anni ‘50: una carrellata di immagini storiche, a tratti nostalgiche, della Napoli che fu.

Chi non ha mai immaginato di scorgere, al posto del traffico e dei numerosi cantieri che affollano le piazze più belle della città, carrozze ottocentesche e larghe strade alberate? Sognare è possibile grazie al gruppo Facebook “Napoli Retrò” che, quotidianamente, riporta alla memoria di tutti gioielli del passato, frammenti storici del capoluogo partenopeo che talvolta vengono dimenticati.

Il gruppo nasce nel maggio del 2013 da un’idea di Gerry Sarnelli, grande appassionato di storia napoletana, collezionista di stampe e foto antiche. Con la creazione di Napoli Retrò ha dato vita, con il contributo di tantissimi utenti, ad un vero e proprio archivio storico capace di evocare, anche solo per un attimo, odori, luci e suoni che appartengono alla nostra città e che, non possono fare a meno di strapparci un sorriso.

Ecco alcune curiosità a cui l’ideatore del gruppo, Gerry Sarnelli, ha risposto:

Per chi non conoscesse ancora il gruppo, cos’è Napoli Retrò e cosa vuole comunicare al popolo del web?

La pagina è nata dal desiderio di celebrare Napoli in tutte le sue sfaccettature approfittando della forza aggregante dei social network e di Facebook in particolare: un luogo virtuale in cui far rivivere la città dei primati, che fu riferimento Europeo per le arti e la scienza, insieme a quella della vita quotidiana semplice e laboriosa, che tanto ha ispirato grandi drammaturghi come De Filippo, Scarpetta o Totò. Un’Agorà in cui ricordare, discutere, apportare aneddoti partendo dall’immagine di panorami, scorci di strade o palazzi – appunto retrò – che tutti gli iscritti possono postare in libertà.

Ogni giorno il numero degli iscritti continua ad aumentare e presto Napoli Retrò festeggerà un ulteriore traguardo, i 40.000 membri. Secondo lei perché è così forte l’interesse delle persone?

Nel bene e nel male Napoli ha sempre destato interesse per le sue caratteristiche paesaggistiche, per la sua storia e la sua cultura. Il legame dei napoletani con la propria città è indissolubile e tanto più forte a causa delle critiche che spesso le vengono mosse e a cui si sentono di replicare, difendendola e sentendosi orgogliosi per le sue mille tradizioni.


Nelle immagini possiamo intuire che il legame con il territorio e con le tradizioni era più sentito in passato rispetto al presente. Attualmente l’attaccamento alle proprie radici, soprattutto da parte dei giovani, sta venendo meno al punto che sono in molti a lasciare la città. Che consiglio si sente di dare?

I giovani napoletani non ce l’hanno con la loro città, ma con le istituzioni che non sanno valorizzarla, assicurare loro posti di lavoro, e probabilmente con una parte di concittadini che troppo spesso la infangano con atteggiamento incivile e individualista.

Lei ha dato molta importanza alla fotografia tanto da essere il contenuto postato per la maggiore. Perché ha scelto di rivivere il passato attraverso l’immagine piuttosto che attraverso un contenuto audio, video o altro?

Parlando di storia è stato naturale rifarsi a fonti tradizionali: non solo foto ma anche tanti dipinti stampe che hanno saputo raffigurare Napoli quando ancora la macchina fotografica non esisteva. Per i video, sono ben accolti, ma sono inevitabilmente inferiori di numero. Grazie a nuovi programmi “casalinghi” capita che utenti più giovani si cimentino in ricostruzioni o gif animate, molto apprezzate.

Qual è l’istantanea che preferisce e perché?

La foto a cui sono più affezionato è quello dell’immagine di copertina del gruppo, fu la prima postata e non l’ho mai cambiata negli anni e ormai assurta a logo stesso di Napoli Retrò essa rappresenta l’antica villa Reale nel suo pieno splendore.

Uno sguardo al passato ed uno al futuro. Cosa le manca della Napoli di un tempo e cosa, invece, apprezza della Napoli di oggi?

Del passato non può che mancarmi la Napoli capitale e grande città europea immersa però ancora nella sua natura incontaminata basta guardare le immagini di metà ottocento e ce ne sono a migliaia nell’archivio di Napoli Retrò, per far tutti esclamare “che paradiso!”. Quello che amo della città attuale è il voler preservare le sue tradizioni con una apertura verso l’esterno che permette di inglobare realtà cosmopolite.

Dato il successo riscontrato, pensa di ampliare il suo progetto in futuro?

Sono in progetto tante iniziative – sollecitate proprio dal successo e dalla partecipazione degli iscritti – tese a far valicare i confini del web. Non ne posso parlare ora perché sono ancora in cantiere, e anche per quella classica scaramanzia tipica napoletana. Tuttavia dalla pagina ufficiale diffonderemo tutte le news: bisogna solo continuare a seguirci.

La potenza comunicativa dei contenuti visivi e la passione per la storia partenopea sono gli elementi chiave della comunità online Napoli Retrò che, a distanza di oltre due anni e, alla soglia di quasi 40,000 candeline,si presenta come il punto di riferimento per tutte le generazioni di napoletani alla ricerca di tesori d’epoca da scovare.