Tony Clayton-Lea, giornalista del Irish Examiner ha già comprato i biglietti per ritornare a Sorrento. “Best place on earth” ha scritto l’uomo anglosassone riguardo la cittadina campana.
Il turista d’eccezione, da Sorrento, di cui ha amato i profumi e le varietà gastronomiche che ogni giorno incontrava, si è spostato prima a Pompei, poi a Capri, la quale non ha goduto totalmente di connotazioni positive.
Il giornalista sottolinea, inoltre, come una città fantasma come Pompei, dalla particolare antichità, riesca ad essere così contemporanea.
Seconda tappa: Capri. “Bella, naturalmente, come ogni isola al largo della Penisola Sorrentina, ma ci siamo sentiti delusi fin dall’inizio. Sembrava che ci fosse più turisti che abitanti, e quelli che hanno lavorato nei negozi (molti dei quali erano di fascia alta) sembravano avere, prima ancora che nel pieno della stagione turistica, una stanchezza su di loro che era comprensibile…” scrive l’Irish man, raccontando che il viaggio in traghetto andata e ritorno è costato, inspiegabilmente, 35 euro e due caffè ben 9 euro. L’uomo ipotizza che Capri si sente ancora la Hollywood degli anni ’60 e questo status la ancora negli altissimi i prezzi: “siamo stati regalmente derubati” si legge nell’articolo.
Tuttavia il ritorno a Sorrento ha risolto ogni malumore. Cibo meraviglioso di un ristorantino su strada, vino inebriante e relax hanno reso i giorni nella penisola campana, un’esperienza da ripetere.
“E’ grande abbastanza per fare ciò che si vuole per un paio di giorni, ma abbastanza piccola da non essere invasa da troppi visitatori. E, inoltre, c’è un profumo di gelsomino che infiltra i sensi ad un livello quasi inebriante.”
Insomma, Sorrento e i suoi profumi hanno conquistato anche il giornalista irlandese, assieme alle centinaia di turisti che ogni anno viaggiano coi 5 sensi lungo tutta la costiera. Del resto, anche noi autoctoni riusciamo ad innamorarci ogni volta.
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