Bimba si ammala di tifo a scuola. Genitori in rivolta: “L’Asl tace, abbiamo paura!”

Scuole deserte nella periferia di Napoli. Si è diffusa la psicosi da paratifo, malattia nota anche come “delle mani sporche”. Si credeva fosse debellata ormai da molti decenni, ma oggi viene curata con antibiotici specifici e presenta sintomi come febbre, forti spasmi addominali e diarrea.

Sono proprio questi sintomi che hanno colpito una bimba di 11 anni di Casalnuovo, comune a nord est di Napoli. A dirlo è Il Mattino.

La bambina è ricoverata da molti giorni al Cotugno di Napoli, specializzato nella cura delle malattie infettive. Ma c’è stata anche qualche complicazione nel decorso della malattia, così la ragazzina non va a scuola da più 25 giorni. Ma nella scuola dov’è iscritta, la scuola media “Ragazzi d’Europa”, in via De Filippo, i genitori degli altri alunni hanno ritirato i propri figli, in tutto 400 ragazzini.

Alcune mamme hanno protestato contro le condizioni igieniche della struttura: “L’Asl tace da venti giorni – hanno lamentato – mentre noi lo abbiamo saputo solo adesso. Ora siamo preoccupati“.

I responsabili dell’Asl – ha spiegato il dirigente scolastico, Claudio Mola – mi hanno assicurato che non c’è nessun allarme per cui le lezioni possono proseguire regolarmente.

I medici, intanto, sono meravigliati. Un noto pediatra, Antonio Pelliccia, ha fatto un sopralluogo a Casalnuovo: “Il paratifo a Casalnuovo ? Non sentivo una cosa del genere da una vita. A ogni modo non capisco perché la bambina si trovi ricoverata da così tanto tempo in ospedale visto che in genere questa malattia si cura con antibiotici adeguati nello spazio di una settimana, al massimo di dieci giorni”.

Nei casi più gravi – aggiunge l’esperto – potrebbe cronicizzarsi, localizzarsi i qualche organo, sempre a livello intestinale. Ma mi riesce difficile pensare che nel 2015 non si possa curare bene un paratifo”. Ma resta il fatto che l’indice di infettività del paratifo è molto alto, basta poco per contagiarsi, anche il semplice contatto con le mani, soprattutto in ambienti in cui non si rispettano le regole dell’igiene, infatti i virus del paratifo si annidano tra la sporcizia.

Solo pochi giorni fa c’erano stati casi di scabbia alla scuola Ruggero Bonghi nei pressi del rione Luzzatti a Napoli. Secondo Il Mattino, sarebbe stato contagiato anche un autista dei pulmini che solitamente servono questo edificio scolastico.