Nel servizio di Luca Abete, andato in onda ieri sera su Canale 5, l’inviato di Striscia la Notizia ha intervistato una ragazza napoletana che aveva chiesto il suo intervento.
“I vari dirigenti scolastici delle scuole paritarie – racconta la ragazza che vuole rimanere anonima – mi hanno proposto un contratto part-time per lavorare 8 ore al giorno. A fine mese mi avrebbero dato 500 euro e non il corrispettivo della busta paga“.
Così Luca Abete si è recato in una scuola paritaria, con telecamera nascosta, dove la dirigente ha spiegato che “si lavora dalle 8 del mattino fino alle 6 del pomeriggio e il sabato mezza giornata, per 150 euro come base più 10 euro ogni bambino della classe“.
In seguito l’inviato si è recato armato di telecamera dalla stessa dirigente che ha negato tutto: “Ma non esiste proprio! Loro pagano per le ore che lavorano. Al massimo 2 ore a testa lavorano“. Invece parlando con le ragazze che lavorano nella scuola loro hanno svelato che lavorano dalle 7.30 del mattino fino oltre le 17.
Una situazione purtroppo che non appartiene solo a questo istituto del napoletano, ma è tipica di una buona parte delle scuole paritarie. Giovani che accettano “proposte indecenti” solo per lavorare e per fare punteggio, per essere inseriti nelle graduatorie. Troppi datori di lavoro, non solo dirigenti scolastici, che approfittano della crisi e della penuria di lavoro per sfruttare e sottopagare i propri dipendenti. Una vergogna senza fine.
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