A tutti noi è capitato di vedere in internet le foto di futuristici cinema americani in cui le poltrone della sala vengono sostituite da comodi letti sui quali guardare i film, sdraiati come se stessimo a casa nostra. Una comodità che sembra così lontana nello spazio e nel tempo è arrivata anche a Napoli grazie all’innovativo “Hart” di via Crispi. L’investimento di oltre 800 mila euro, stando a quanto riporta Repubblica, dei tre imprenditori Luciano Stella, Sigfrido Caccese e Mariano Pierucci ha trasformato la storica sala dell’Ambasciatori.
Si tratterà non solo di un cinema, ma di un ambiente completamente dedicato al relax e alla mondanità: una parte sarà munita di 110 sedute ultra comode con enormi poltrone dove poter guardare le proiezioni, ogni poltrona sarà munita di tavolino, poggiapiedi e attaccapanni; un’altra sarà utilizzata come lounge bar per chi vuole bere un aperitivo accompagnato da musica e spettacoli; infine un’altra area sarà dedicata a un moderno bistrot dove gustare piatti veloci di altissimo livello. Nonostante le modernità, l’“Hart” conserva l’antica atmosfera in grado di trasportare, una volta varcata la soglia, nei lontani anni 40.
Un bisogno di continuità col passato che afferma lo stesso Luciano Stella, sempre su Repubblica: “Il locale nasce dalla volontà di rilanciare la missione principale dell’Ambasciatori in una chiave totalmente nuova e di multiprogrammazione. Vogliamo regalare al nostro pubblico proposte stimolanti ricreando un’atmosfera più intima, quasi casalinga, con la possibilità di bere e mangiare in sala. L’offerta si muove fra tradizione e innovazione, basso e alto, leggero e impegnato. Il pubblico è trasversale, una generazione offbeat libera da schemi e costrizioni del mercato”.
L'”Hart” si svelerà al pubblico domenica 6 dicembre dalle 17 e 30 alle 21 e 30. Per l’occasione verrà proiettato nella nuova sala il trailer del film basato sulla storia della “Gatta Cenerentola” de “Lo Cunto de li Cunti”. Lunedì invece si “battezzerà” il palco con l’esibizione del gruppo londinese “Portico”.