Sempre più parole straniere e, in particolare inglesi, stanno entrando a far parte del nostro vocabolario un po’ per moda un po’ perché non esistono, in italiano, traduzioni specifiche per un determinato argomento.
Ad esempio, quando si parla di innovazione, come non dar spazio alla tanto inflazionata parola “Startup”?
Entrando nel dettaglio, che cos’è una Startup?
Una Startup, letteralmente “avvio”, è, per l’appunto, l’avvio di un modello ben preciso di impresa innovativa scalabile e partecipata da parte di neo-imprenditori che decidono di concretizzare la propria idea e trasformarla in business.
Con il termine scalabile si intende la capacità di offrire un servizio gestendo un numero crescente di utenti che lo richiedono. Un esempio di impresa scalabile e partecipata è Facebook o Twitter.
Raccogliendo in rete qualche dato è possibile verificare che il numero complessivo delle Startup in Italia ammonta circa a 5.016, una cifra destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni e, se si restringe il cerchio a quelle sviluppate in Campania, il numero è di circa 297, il maggiore di tutto il Sud Italia.
A partire da marzo 2014, a Napoli, è stato sviluppato un progetto dal nome NAStartUp, il cui obiettivo è quello di proporsi come punto di riferimento per tutte le Startup del Sud Italia.
NAStartUp vuole essere uno spazio per chi vuole avviare o vuole far crescere la propria impresa, per chi è interessato a nuove forme di investimento o semplicemente per chi è curioso di sapere di più in merito a questo crescente fenomeno. Seppur giovane come progetto, NAStartUp ha realizzato numerose iniziative ed eventi per avvicinare chiunque a questo nuovo mondo di cui continuamente sentiamo parlare.
Per saperne ancora, ecco l’intervista ad un membro del team, Giovanna D’Urso.
Cos’è NAStartUp e come è nata l’idea?
NAStartUp è una palestra per l’innovazione e per la creatività giovanile. Ci piace pensare che NAStartUp sia uno spazio per imparare a fare impresa innovativa, o volendo usare un termine più specifico Startup. NAStartUp nasce nel marzo 2014 su iniziativa di Antonio Prigiobbo e Antonio Savarese. Oggi dopo due anni di attività siamo diventati un acceleratore per tutti quelli che fanno innovazione in Campania e un importante punto di riferimento per l’intero Sud Italia. Ogni mese organizziamo un evento per far in modo che gli innovatori, le startup, ma anche studenti, professionisti e investitori si possano incontrare per scambiare idee e opinioni.
C’è contaminazione tra competenze e professioni, tra esperienze e ispirazioni.
In questo modo siamo riusciti a creare un ecosistema locale dell’innovazione sviluppato dal basso e in cui ognuno dà un proprio contributo.
Quante persone collaborano al progetto?
La squadra di NAStartUp è al momento formata da Antonio Prigiobbo, innovation designer con un’esperienza di vent’anni del mondo dell’innovazione, Antonio Savarese giornalista specializzato in innovazione tecnologica, Gianluca Manca fondatore della startup Intertwine e Giovanna D’Urso, blogger e co-founder del progetto d’impresa EVA. Il progetto di NAStartUp è reso possibile anche grazie alla fiducia e al supporto dei nostri sponsor e partner, oltre che da tutti coloro che credono e partecipano alle nostre attività senza scopo di lucro. Il nostro è un progetto inclusivo e aperto a tutti coloro che hanno voglia di lavorare in squadra e innovare, provando insieme a migliore il nostro territorio.
Uno dei punti di forza di NAStartUp è la creazione di eventi a cadenza mensile. Come si svolgono e qual è il prossimo appuntamento da non perdere?
Ogni mese organizziamo, in un luogo diverso della città, un evento gratuito per far incontrare fisicamente la community di innovatori campani e si rivolge a chi vuole avviare una startup, a chi è interessato a nuove forme d’investimento o a chi semplicemente è curioso di scoprire nuove realtà. Il nostro format funziona così: un appuntamento infrasettimanale intorno alle 18 in cui quattro startup si raccontano a una platea eterogenea di giornalisti, investitori e altri imprenditori. La startup più apprezzata sarà poi premiata con un viaggio in una delle capitali europee più dinamiche nel panorama dell’innovazione.
Da Luglio infatti siamo riusciti a estendere la nostra rete d’innovazione coinvolgendo altre città europee tra cui Barcellona, Berlino, Londra e Malta. In ogni città la startup avrà la possibilità di presentare il proprio progetto d’impresa a investitori e potrà capire come funzionano le cose fuori dai confini italiani.
Il nostro evento oltre ad essere un’opportunità per le startupper di presentarsi e farsi conoscere, è un trampolino di lancio anche per startup o progetti sociali. Vengono raccontati infatti almeno due progetti sociali e infine si dà spazio anche a news di bandi attivi, nuove opportunità di lavoro o eventi prossimi di particolare interesse per la nostra community. Segue poi un momento di free networking ovvero un momento in cui c’è lo scambio libero di opinioni, contatti e idee.
Abbiamo finora sviluppato 17 eventi gratuiti e aperti a tutti, ogni volta in una location diversa riuscendo anche a portare l’innovazione a bordo di navi da crociera o nella cornice di chiese sconsacrate. Il prossimo NAStartupDay sarà il 18 dicembre presso la sezione di Napoli della Lega Navale.
Il mondo delle startup dà spazio non solo all’innovazione ma anche al sociale. In cosa consiste una startup sociale e quali iniziative NAStartUp ha curato in questo ambito?
Spesso si associa il concetto d’innovazione solo con lo sviluppo tecnologico. L’innovazione sociale invece offre nuove soluzione per problemi che interessano l’intera società ma che spesso sono poco avvertiti come l’assistenza socio-sanitaria, l’educazione, la valorizzazione del patrimonio culturale e la tutela ambientale. Nel nostro territorio sono numerose le associazioni, gli enti pubblici e privati che lavorano in questi settori, inoltre conosciamo sempre più spesso startup innovative a vocazione sociale. Per questo motivo abbiamo deciso di dare spazio a queste buone pratiche durante i nostri appuntamenti, rendendo partecipe l’intera community. Ad esempio il nostro ultimo appuntamento si è tenuto a Benevento per essere vicini concretamente alle realtà che hanno subito danni per l’alluvione dello scorso ottobre. Nei passati appuntamenti sono stati presentati ai diversi progetti di crowdfunding come “700 km di sorrisi”per creare parchi accessibili per bambini disabili o il Centro Hurtado di Scampia.
Inoltre per aumentare il nostro supporto, un nostro partner ha creato anche un premio “Un Gol per un progetto Sociale” proprio per promuovere maggiormente queste iniziative.
Tra i tanti progetti innovativi che NAStartUp ha sostenuto, può menzionare alcuni dei più originali?
Le idee e i progetti d’impresa che abbiamo conosciuto, analizzato e selezionato sono davvero tanti. I più originali sono ad esempio MioGarage, una piattaforma web che permette di condividere i propri posti auto durante le ore di inutilizzo con altri alla ricerca di parcheggio, o Biancamore che realizza creme di bellezza composte con un estratto dal latte di bufala.
Per tutti gli appassionati del settore, quali sono gli elementi indispensabili, secondo lei, per creare una Startup di successo?
La cosa fondamentale è avere un buon team con cui condividere non solo il lavoro e l’idea, ma i problemi e le gioie. È importantissimo lavorare con persone ottimiste, che credono in quello che fanno, con tanta voglia di fare e imparare. Mettere su una startup vuol dire lavorare giorno e notte, si deve essere disposti a fare dei sacrifici se necessario. Altro fattore importante è sicuramente avere tanta fiducia in se stessi, essere curiosi e non mollare mai di fronte alla proprie difficoltà. Fare startup implica tanto impegno, lavoro e anche un pizzico di fortuna.