Napoli – Attratta dalle promesse di alcuni sfruttatori che le avevano garantito una vita migliore, una ragazza albanese era arrivata a Napoli ancora minorenne ed era finita sui marciapiedi a fare la vita.
Gli uomini che l’hanno condotta in Italia l’avevano sottratta alla sua famiglia, privata dei documenti di riconoscimento e, come se non bastasse, era malnutrita, veniva drogata e le veniva sottratto tutto il denaro ricavato dalla sua “attività”.
A trovarla sono stati gli agenti della Polizia Municipale. La ragazza non parla l’italiano e adesso è maggiorenne, ha immediatamente mostrato collaborazione con le forze dell’ordine che hanno impiegato diversi mesi, tramite l’ambasciata, per risalire alla sua identità e scoprire che la madre, che è in Albania, ne aveva denunciato la scomparsa.
La ragazza, che desidera buttarsi alle spalle tutto lo squallore subìto, adesso ha accettato di seguire un programma che prevede un corso di formazione professionale alla fine della quale otterrà un permesso di soggiorno ed in futuro diventerà probabilmente un’estetista; nel frattempo vive in un centro di accoglienza per donne vittime di sfruttamento.