Si è spento l’eroe napoletano che, nel lontano 2003, ricompose i corpi delle vittime dell’atroce attentato di Nasiriya dove persero la vita 28 persone tra soldati e civili. A soli 43 si è spento in un ospedale di Verona il maresciallo dell’Aeronautica Militare Gianluca Danise, esempio di coraggio e determinazione.
Ad ammazzarlo lentamente, un cancro probabilmente causato dall’esposizione all’uranio impoverito, responsabile in passato di numerose morti: ne è certo Domenico Leggiero, dell’Osservatorio Militare intento a difendere la memoria delle 321 vittime dell’uranio impoverito utilizzato in guerra come arma non convenzionale ed oggi causa di malattie incurabili.
“Gianluca – ha raccontato Leggiero – non ha mai smesso di credere nei valori di un soldato pur capendo che non sono gli stessi dei generali che avrebbero dovuto tutelarlo”