Il Capodanno si avvicina e da tempo sono state lanciate diverse campagne di sensibilizzazione contro l’uso dei botti, che ogni anno causano feriti e danni fisici permanenti a numerose persone. Dopo lo spot del Comune di Napoli, la campagna promossa dalla Radiazza e la pizza di Sorbillo con una mano senza dita, tanti sono stati i gruppi o gli eventi creati su Facebook per dire “no ai botti”.
Sul noto social network è solito però creare anche pagine che ironizzano su problemi di ogni genere, tra queste non poteva mancare una in riferimento ai botti di Capodanno che invadono Napoli la notte di San Silvestro. Nessun problema, nemmeno per il titolo pungente: “Passare la notte di capodanno a raccogliere dita per le strade di Napoli”. È ironia, un po’ pesante forse sì, ma soltanto ironia. A sollevare polemiche ci pensano tuttavia i soliti razzisti che come di consueto offendono Napoli, ritenendola una città in cui la malavita, la camorra o i rifiuti regnano sovrani. Tra insulti e pregiudizi di ogni tipo, l’indifferenza di chi ha creato la pagina evento è infinita. Nessuno sembrerebbe fermare le offese e limitare il tutto a quello che doveva essere soltanto sarcasmo: dove si trova, infatti, l’ironia lì dove si parla di “napolecani”, “ricordate le vaccinazioni obbligatorie” (esplicito riferimento al colera), “speriamo di raccogliere i cadaveri, non le dita”, e così via?