Si sono tenuti da poche ore i funerali di Maikol Giuseppe Russo, il 27enne ucciso la sera del 31 dicembre mentre era in un bar di Forcella, lo stesso in cui lavora il fratello. Una morte assurda sulla quale tante sono state le ipotesi degli investigatori: un proiettile vagante, uno scambio di persona, un fatale errore. Maikol è stato ucciso molto probabilmente al posto di qualcun’altro, che forse aveva dei conti in sospeso con qualche clan della zona.
Il 27enne si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato, non è infatti escluso che l’obiettivo dei presunti sicari si trovava in quello stesso bar o nella vicina piazza in cui Maikol si era recato in compagnia di alcuni amici. Qualsiasi sia la causa di questa morte, cioè che è certo è che Maikol non doveva morire. Il ragazzo, sposato e con figli, è l’ennesima vittima innocente di una società sempre più oscurata dalla violenza. E’ in alcune zone di Napoli che si consuma l’orrore, che la malavita prende il sopravvento e uccide anche chi, come Maikol, non ha colpe.
Una storia che sembrerebbe ripetersi, perchè è proprio a Forcella che più di 11 anni fa è stata uccisa Annalisa Durante, la ragazzina di 14 anni che morì al posto di un’altra persona, la quale al momento dello sparo la tirò verso di lei usandola come scudo.
Basta con questa violenza gratuita, con le vittime innocenti e con il sangue che troppo spesso tinge di rosso le strade della città. Tutti, in particolar modo chi vive nelle zone ritenute più a rischio, hanno bisogno di un riscatto, di speranza e di vivere senza avere paura.