Al danno sembra essersi aggiunta anche la beffa per la Luciana Esposito, direttrice di Napolitan, vittima di una brutale aggressione lo scorso 21 dicembre a Ponticelli. La donna ha denunciato, infatti, di aver subìto un feroce pestaggio da una coppia di coniugi residenti nel parco Merola, mentre si trovava sul posto per documentare l’avvio della quarta opera di street art di Inward nel quartiere, alla fine dello scorso dicembre.
Nonostante quell’opera sia stata “battezzata” da un episodio tanto violento ed inqualificabile, all’interno dello stesso murales, tra le varie persone raffigurate, è stato ritratto anche l’uomo accusato di aver aggredito la giornalista. Il murales, che rientra in un progetto di riqualifica del quartiere e si ripropone di raffigurare “l’identità” delle persone che abitano nel parco Merola, rischia così di portarsi dietro un’etichetta negativa grazie alla presenza di questo individuo. Si tratterebbe, inoltre, di un noto pregiudicato, nonché ex uomo dei Sarno, uno dei clan più sanguinari della storia dell’hinterland napoletano, accusato di una brutale aggressione, proprio ai piedi dell’imponente muro che ha poi accolto l’opera, nei riguardi di una giovane donna la quale, in passato, era già stata vittima di violenza da parte della stessa coppia.