Il sedicenne Luciano D’Agostino è stato aggredito brutalmente dal branco a Napoli. Il ragazzo è una promessa del canottaggio italiano, infatti l’anno scorso ha vinto il titolo italiano della categoria ragazzi.
Il suo allenatore, Stefano Correale, lo descrive così sulle pagine della Gazzetta.it: “Luciano è un vincente, fin da allievo. Davvero uno che non molla mai. Speriamo che cresca ancora un po’. Ha carattere”.
Poche sere fa Luciano passava per Monteoliveto quando a piazza del Gesù, nel centro di Napoli, due sue compagne del liceo classico Vittorio Emanuele II sono state importunate da una decina di ragazzi. Il ragazzo non ha esitato ad intervenire per proteggere le due ragazze ed è stato circondato dal branco, afferrato, scaraventato a terra e picchiato selvaggiamente. Luciano è finito in ospedale con una prognosi di 25 giorni e una frattura al setto nasale.
“Credo solo di avere fatto una cosa giusta“, ha commentato. “Contiamo di rivederlo presto ad allenarsi – commenta Peppe Manna, storico animatore della Canottieri –. Qui non si tratta di criminalità, ma è la dimostrazione del profondo disagio giovanile. Luciano è l’esempio di come lo sport sappia insegnare valori fondamentali, anche quando non si è al carrello di un otto. A neanche 16 anni, non s’è voltato dall’altra parte. Siamo orgogliosi di lui“.