Napoli avrà 16 nuovi chioschi destinati alle attività commerciali, suddivisi nelle diverse municipalità cittadine. A darne notizia, un comunicato stampa del Comune di Napoli, la cui Giunta, su proposta dell’Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive Enrico Panini, ha approvato la delibera che ha individuato 16 nuove aree pubbliche presso le quali saranno istallati i chioschi in questione.
I chioschi per l’attuazione delle attività commerciali saranno assegnati in seguito alla richiesta tramite un bando pubblico e conseguente selezione. l bando, informa l’ufficio stampa del Comune, sarà pubblicato a fine marzo 2016.
Ecco le aree che sono state individuate per l’istallazione dei chioschi:
IV Municipalità (Zona Industriale)
– Via Alessandro Volta c/o Piazza S. Erasmo
– Via Gianturco angolo G. Ferraris
VI Municipalità (San Giovanni a Teduccio, Ponticelli, Barra)
– Via Atripaldi
– Via De Meis
– Parco Repubbliche Marinare
– Via Mario Palermo incrocio Via Ammaturo
VII Municipalità (Miano, Secondigliano, S. Pietro a Patierno)
– Via Janfolla fronte civico 642
– Area Residuale ex Mulino quadrivio Secondigliano
– Viale IV Aprile civico 93/95
IX Municipalità (Soccavo, Pianura)
– Polifunzionale Via Adriano (al di fuori dell’area sottoposta a vincolo cimiteriale)
– Parco Attianese
– Parco Costantino
X Municipalità (Fuorigrotta, Bagnoli)
– Piazza a Mare Via di Pozzuoli
– Piazza Veniero
– Via Cerlone
– Via Nuova Agnano 8 (altezza facoltà di Ingegneria)
I cittadini che saranno selezionati tramite il bando pubblico, redatto dal Servizio Polizia Amministrativa, potranno ubicare nella zona di riferimento un chiosco non più ampio di 30 mq e non inferiore ad un altezza di 2,5 metri. Inoltre, avranno una licenza che durerà 10 anni.
“Da 20 anni non si aprivano nuovi chioschi in città”, dichiara l’assessore Panini, “con il risultato di non sviluppare lavoro in questo importante settore e di avere intere zone sguarnite di servizi per i cittadini. Per la prima volta si inverte la tendenza. Con l’attuazione di questa delibera favoriremo occupazione, daremo più servizi ai cittadini, contribuiremo a riqualificare le periferie urbane di Napoli e a stimolare, in esse, lo sviluppo economico”.
In effetti, si tratta di una strada alternativa per fornire lavoro, ampliare le attività economiche della città e intensificare il servizio commerciale ai cittadini.