San Leucio. L’arte della seta si insegnerà a scuola. Fu impiantata da re Ferdinando
Feb 25, 2016 - Claudia Ausilio
Macchinari per la produzione della seta, San Leucio
Re Ferdinando IV, nel 1789, volle la costituzione di una fabbrica di seta a San Leucio. Le stoffe di seta prodotte nel borgo leuciano erano costituite da velluti, compassi e saie e furono vendute a Napoli e in molte province del Sud. Col tempo gli artigiani si collocarono nel quadrilatero costituito dai centri abitati di San Leucio, Vaccheria, Briano e Caserta.
La frazione del casertano riproverà a dare nuovo lustro a questa antica arte con l’introduzione di un corso professionale nel Liceo Artistico Statale di San Leucio. Un corso che partirà dal prossimo anno scolastico e dedicato alle produzioni tessili-sartoriali legate alle creazioni artigianali del territorio.
“Con orgoglio comunico che ritorna l’arte serica a San Leucio, grazie ad un corso che ci è stato riconosciuto quale Istituto Professionale. Un’opportunità per i giovani del territorio e per il territorio stesso. A partire da settembre 2016 – spiega il preside Antonio Fusco – si affiancheranno al percorso liceale due indirizzi dell’iter professionale. Il progetto formativo vuole rivedere il rapporto della scuola con le tradizioni artigianali leuciane, legate alla cultura della seta e al sito monumentale del Belvedere, ma in un’ottica moderna che coniughi tradizione e innovazione, arte e tecnologia”.
Il profilo formativo è finalizzato a conservare e a valorizzare gli stili, le forme, le tecniche proprie della storia artigianale e locale degli indirizzi professionali con l’opzione per le produzioni tessili-sartoriali e per le produzioni artigianali e di salvaguardare competenze professionali specifiche del settore produttivo tessile – sartoriale e dell’arredamento, con riferimento all’arredo storico e al restauro del tessuto e del mobile. Il titolo di studio conseguito e le competenze acquisite consentiranno ai giovani di affacciarsi al mondo del lavoro oppure di continuare gli studi universitari in particolare di architettura e di design industriale, o presso l’Accademia delle Belle Arti. Il percorso professionale sarà affiancato dai sette indirizzi di studio del liceo che coprono tutti i settori della formazione artistica: design e arredo, design moda, scenografia, grafica, arti figurative, architettura e ambiente, audiovisivo e multimediale.
Un’ottima notizia che insieme a quella della riapertura dell’antico setificio contribuirà a ridare valore ad un’antica tradizione artigianale che negli ultimi anni aveva perso importanza e alla quale re Ferdinando aveva lavorato per tutta la sua vita.