Il cancro, ormai, è diventata una delle cause di morte principali della nostra società al punto da venire definito volgarmente un “male incurabile”. Sono decenni che la scienza medica cerca di trovare cure e rimedi per arginare o, addirittura, debellare i tumori, ma, nonostante i progressi, in molti casi una diagnosi di cancro resta una condanna a morte. E’ per questo motivo che ogni possibile scoperta in grado di fornire speranza è accolta sempre con estremo ottimismo dal mondo intero. Figuriamoci quando il rimedio in questione è a disposizione di tutti.
Lo studio di un pool di scienziati dello “US Preventive Services Task Force” avrebbe, infatti, dimostrato che l’assunzione costante di aspirina, farmaco che abbiamo tutti nelle nostre case, ridurrebbe notevolmente il rischio di cancro. L’intera ricerca, portata avanti in un arco temporale di circa 32 anni, è stata pubblicata su “Jama Oncology”, sito specializzato di informazione scientifica ed oncologica: “L’uso prolungato dell’aspirina – si legge nell’articolo in questione – potrebbe essere associato a una modesta, ma significativa, riduzione dei rischi di qualunque cancro, specialmente dei tumori al tratto intestinale.” Chi assuma abitualmente questo farmaco, quindi, avrebbe una riduzione del 3% sulla probabilità di ammalarsi di qualunque cancro.
Il Telegraph, invece, riporta i risultati più consistenti dello studio svolto dai ricercatori del Massachusetts General Hospital. Secondo l’Ospedale, infatti, la riduzione di neoplasie allo stomaco ed all’intestino dovuta all’assunzione dell’aspirina si attesterebbe fra il 15% ed il 19%.