Sono durissime le accuse lanciate da Vincenzo Viglione, consigliere regionale del M5S, membro della Commissione Sanità. L‘ospedale Santobono di Napoli, sarà a breve declassato da unità complessa a unità semplice. Una situazione inaccettabile, denunciata appunto da Viglione: “Da un lato la Regione Campania avvia il piano Spes per valutare se esistano connessioni tra l’inquinamento ambientale della Terra dei Fuochi e le emergenze sanitarie, dall’altro un ospedale importante come il Santobono-Pausillipon con reparti di oncologia e chirurgia pediatrica è destinato ad essere declassato da Unità complessa ad Unità semplice“.
Nello specifico “C’è stata la trasformazione da unità complesse a unità semplici dei reparti di chirurgia oncologica pediatrica, ematologia pediatrica, laboratorio pediatrico – spiega Viglione – ed ha accorpato il centro trapianti con il centro trasfusionale“. E tutto questo, vuol dire obbligare i pazienti a “Lasciare la Campania e trasferirsi in altre regioni per cure più specialistiche“. Una situazione paradossale, dal momento che il Santobono ha visto aumentare “i ricoveri di bimbi dalla provincia di Napoli e da quella casertana. Una situazione d’emergenza da fronteggiare, alla quale si risponde con il declassare il plesso oncologico del Pausillipon“.
E mentre decidono di declassare questi reparti le associazioni della terra dei fuochi dei bambini malati di tumore denunciano: “Allarme per i bambini tra 0-14 anni a causa di un trend in salita del tasso dei ricoveri che nel primo anno di vita è risultato maggiore del 50% a Napoli e 68% a Caserta, dal 2010 ad oggi“, come riporta il Corriere del Mezzogiorno.