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Pinkwashing a Napoli: “oltre il rosa” per sconfiggere il cancro al seno

In America è frequente sentire parlare di Pinkwashing, in Italia lo è di meno. È bene, dunque, far luce su questo fenomeno, che tratta un argomento particolarmente delicato: quello delle donne e del cancro al seno. Una donna su 8, in Italia, viene colpita dal tumore alla mammella; molto frequenti i casi (il 30% circa) nei quali il malessere si propagherà ad altri organi: c’è chi ce la farà, e chi, invece non avrà la meglio sulla vita. Pinkwashing vuole porre l’attenzione su questi numeri, soprattutto su coloro i quali “su questi numeri” ci guadagnano, in maniera subdola e meschina, nascondendosi dietro l’immagine del rassicurante “nastro rosa”.

È tempo di rompere questo silenzio, di andare oltre questo “muro”. E’ tempo per la verità. Così, a partire da Napoli e da un gruppo di donne , una docente, un’oncologa e una giornalista che hanno preso in mano la situazione, dall’11 al 16 maggio 2016 sarà presentato al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN), il progetto Pinkwhashing, patrocinato dal Comune di Napoli. Attraverso una serie di convegni, conferenze e dibattiti, sarà messo in luce e spiegato come e quanto le grandi industrie di cosmetici, medicine e anche automobili, riescano a guadagnare grazie alle campagne anticancro, in Italia così come in America.

Si tratta di un evento-pilota che, ci si augura, successivamente, di portare e diffondere in altre città: c’è bisogno di un cambiamento radicale per sconfiggere quella che è una delle questioni più delicate che oramai coinvolge appieno l’universo femminile.

“Noi ci opponiamo a questa cultura commerciale sul cancro al seno, chiedendo un cambiamento della società, e lo facciamo iniziando con un’opera di “Washing the pink”: togliamoci di dosso tutto questo rosa, liberiamoci da questo velo che edulcora la malattia e agiamo”, questa la dichiarazione della della prof.ssa Sandra Castiello a laprovinciaonline. Rosa è infatti il colore che caratterizza il progetto, il colore utilizzato per il “nastro” nelle campagne contro il cancro al seno; rosa sarà anche il colore legato alla mostra fotografica che si svolgerà al Pan, a cura di Giuseppe Barbato, e che avrà come protagoniste 7 donne: vestite solo di garze che coprono il capo ed i seni, colorate interamente di rosa, le donne sono ritratte nell’atto di “lavare via il rosa” con uno straccio imbevuto d’acqua. Soltanto dopo essersi ripulite del tutto torneranno a sorridere, avendo allontanato da sé la malattia, tanto quanto la strumentalizzazione. Previsto per il 12 maggio, inoltre, anche la proiezione di un video-messaggio, che si concluderà con una poesia di Dino Campana: “Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose.”

Una manifestazione, dunque, dal significato davvero profondo quella che la città di Napoli si ripropone di accogliere, ed una battaglia da vincere: bisogna diffondere il messaggio del Pinkwashing attraverso una corretta informazione; bisogna, inoltre, offrire un messaggio di salvezza e di speranza a tutte le donne affette da questa malattia.