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Napoli. Pizza più lunga del mondo: pronto il forno record. Ecco come funzionerà

Napoli – In attesa di realizzare il record della pizza più lungo del mondo, in programma domenica 15 Maggio a Napoli, sul lungomare Caracciolo, e denominato “l’Unione fa la pizza…più lunga del mondo”, questa mattina gli organizzatori hanno presentato il particolare forno che consentirà di cuocere la pizza di 2 km di lunghezza che sarà certificata dal Comitato mondiale del Guiness World Record. All’incontro è intervenuto anche l’assessore alle attività produttive del Comune di Napoli, Enrico Panini, ed il presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù.

Claudio Sebillo, brand manager del Napoli Pizza Village, che ha ideato e promosso l’evento con il Patrocinio del Comune di Napoli e della Fondazione Univerde, ha illustrato il sistema delle cinque bocche di cottura realizzate per cuocere l’intero prodotto e realizzare così il record mondiale della pizza più lunga del mondo: “Si tratta cinque forni a legna che abbiamo realizzato in collaborazione con Forni Magliano, mossi da un motore elettrico che cuoceranno la pizza passando sopra i tavoli dove sarà steso l’impasto adagiato su una teglia. La pizza salirà nella bocca di cottura a legna lunga 2 metri per poi tornare sul tavolo di appoggio. Ogni forno percorrerà 400 metri cuocendo 50 metri di pizza in 30 minuti circa, ma la contemporaneità del movimento dei cinque forni consentirà di realizzare il record in un tempo stimato di poco più di 4 ore”

L’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Napoli evidenzia l’importanza dell’evento nell’esaltare la tradizione storica culinaria locale, che più di tutte ci identifica in tutto il mondo, l’arte della Pizza. Domenica la città raggiungerà un vero e proprio super guinness – ha affermato l’assessore Enrico Panini – perché non solo la giuria internazionale potrà verificare l’abilità dei pizzaioli, ma, allo stesso tempo, potrà ammirare un capolavoro di lungomare e la tecnologia straordinaria per la cottura di due chilometri di pizza! La realizzazione – ha concluso Panini – di un prodotto eseguito completamente a chilometro zero, nel quale si riflettono le identità, le radici e i percorsi di vita delle persone della nostra terra.”

Il presidente dell’APN, Sergio Miccù, ha invece illustrato le tecniche dell’impresa in programma domenica: “All’opera ci saranno oltre 240 pizzaiuoli che vengo da diversi paesi del mondo ecco perché ogni forno rappresenterà un continente con i relativi colori. L’impasto sarà unico, per tutti i 2 chilometri di pizza, realizzato con panetti da 1,5 Kg che vengo stesi sul posto, mentre la pizza avrà solo ingredienti campani DOC: 2000 kg di farina (l’unica al mondo certificata STG), 1600 kg di pomodoro, 2000 kg di fiordilatte, 200 litri di olio e 30 kg di basilico”