Conosciuto a Torre Annunziata come “Franco o presidente”, per il suo passato da patron del Savoia Calcio, Francesco Immobile, 72 anni, è lo zio di Ciro, oggi attaccante del Torino. Sull’uomo pesano un’accusa grave, quella di usura ed estorsione, e una condanna altrettanto importante: 7 anni di reclusione.
Ma veniamo ai fatti. Come riporta Il Mattino, Immobile sta affrontando il processo che lo vede imputato per aver taglieggiato un imprenditore milanese e un avvocato di Torre Annunziata, imponendo tassi usurari di circa il 120% annui su prestiti di diverse decine di migliaia di euro.
Secondo l’accusa, Immobile avrebbe prestato soldi a un avvocato civilista del Foro oplontino e a un imprenditore milanese, che aveva aperto una pescheria-ristorante proprio a Milano. Durante l’esame dell’imputato, il 72enne si era difeso spiegando di aver prestato quei soldi alle due persone ma senza imporre alcuna usura. Lo zio del noto calciatore, inoltre, ha dichiarato che di quei soldi gli è tornato indietro poco o nulla.
Sulla sua situazione, però, pesa anche la fedina penale: nel suo “curriculum” ci sono precedenti per rapina, contrabbando di sigarette e associazione a delinquere.