Conosciamo tutti i problemi relativi alla sosta sulle “strisce blu”: i ticket hanno una durata limitata e spesso capita di non riuscire a tornare in tempo o a prendere un altro ticket dalla durata più ampia. Cosa succede in questo caso? Viene comminata una multa come se il ticket scaduto non fosse mai stato acquistato, con la voce “mancato pagamento”. Una scelta eccessiva che può essere compiuta dalle Forze dell’Ordine anche dopo soltanto un minuto dalla scadenza del ticket. Quante volte è successo di trovarsi una multa salatissima per pochi minuti? Quante volte abbiamo corso per andare a rinnovare il “grattino” per evitare simili conseguenze? Eppure, stando a quanto previsto da leggi e regolamenti, questa multa è irregolare.
Come specifica l‘avv. Luigi Miglio su “La Nazione”: “Se l’automobilista sosta per un tempo superiore rispetto a quello per cui ha pagato il Comune potrà chiedergli solo la differenza, ma certamente non può oggi punirlo con pesanti contravvenzioni come è avvenuto per decenni. Le sanzioni amministrative devono essere comminate solo se c’è la violazione di una disposizione e non possono essere uno strumento utilizzato impropriamente dai Comuni per imporre ulteriori tasse ai cittadini e fare così causa sulle spalle degli automobilisti. È sufficiente pagare il ticket, tra l’altro sempre più caro”.
Un’interpretazione condivisa anche dal governo, come si legge nella nota n. 53284 del 12 maggio 2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Nelle aree di parcheggio dove la sosta è consentita a tempo indeterminato e subordinata al pagamento di una somma il protrarsi della sosta oltre al termine entro il quale è stato effettuato il pagamento non prevede una violazione al Codice della Strada bensì si configura come una inadempienza contrattuale che comporta per l’Amministrazione creditrice un recupero delle tariffe non riscosse.” In pratica, se il ticket scade andrebbe pagata solo la differenza rispetto al tempo aggiuntivo, non una multa.
Tuttavia, i vigili continuano a comminare queste multe ingiustificate senza rispettare la norma ed i codici. È, però, possibile fare ricorso a simili provvedimenti presso il Giudice di Pace entro 30 giorni dalla data di notifica della multa. Oltre i trenta giorni è possibile comunque fare ricorso presso gli uffici del Prefetto entro 60 giorni. Se la multa è stata già pagata non sarà più possibile fare ricorso secondo quanto ha più volte affermato la Corte di Cassazione.